mercoledì 14 maggio 2014

'Il Sole dell'Avvenire' a Pioppe di Salvaro.



Di Paolo Giuffrida

Poichè siamo sicuri che il clima politico e le stesse campagne elettorali (europee ed 
amministrative) in corso (!?) vi stiano suscitando più di un moto di annoiato e stanco disinteresse (ma so bene che la rabbia cova sotto la cenere), siamo a proporvi un momento di riflessione collettiva sulle origini del movimento socialista organizzato in Italia, e in particolare, in terra di Romagna. Lo faremo presentando:

‘Il Sole dell'Avvenire’
, libro straordinario che racconta questa pagina di storia sociale italiana, di Valerio Evangelisti,affermato scrittore bolognese cultore di vari generi letterari e appassionato anche di storia del movimento dei lavoratori (si vedano i suoi libri sulle lotte operaie e sui movimenti sindacali negli Stati Uniti).

Crediamo che la proposta di Evangelisti (si tratta di un primo volume di una trilogia che arriverà fino al fascismo), pur nella sua rigorosa ricostruzione del grande affresco storico all'interno del quale racconta le vicende di molti protagonisti nel corso di alcuni decenni, abbia più di un'attenzione alla storia recente della società italiana nei tempi del pensiero unico e della precarietà di vita per tutti che i potenti e i nuovi feudatari hanno in mente per il nostro popolo (all'epoca, i lavoratori, anch'essi molto precari, si inventarono le cooperative, oggi, forse, dovremmo andare oltre, molto oltre).

L'appuntamento, cui parteciperà l'autore,  è per GIOVEDI' 22 MAGGIO ALLE ORE 20, AL MAGAZZINO DELLA SOCIALITA' E CULTURA DI PIOPPE DI SALVARO STAZIONE FERROVIARIA - SECONDO BINARIO

  Valerio Evangelisti, distaccandosi dai temi narrativi che lo hanno reso noto come scrittore, racconta in questo romanzo di ampio respiro le vicende di alcune famiglie di braccianti e contadini romagnoli, dall'epoca post-risorgimentale alle soglie del 1900. Sono storie minute, in cui si intrecciano momenti ora drammatici ora briosi. Assieme disegnano un quadro ben più grande, esteso a tutta l'Emilia Romagna e all'Italia. La trasformazione agricola di una regione, la bonifica dei territori malsani, l'affermarsi del movimento cooperativo e di quello socialista, con le sua varie anime spesso conflittuali, la lenta e sanguinosa conquista della democrazia.
Ciò è visto con gli occhi di protagonisti solo in parte consapevoli dello scenario grandioso in cui si muovono. Attilio, l'ex garibaldino che sperimenta tutte le forme e le miserie del precariato; Rosa, vittima predistinata ma non docile dello sfruttamento e dell'arroganza di chi comanda; Canzio, il ribelle per indole, refrattario all'ideologia e attratto dall'azione.
Assieme a costoro una folla colorita di personaggi turbolenti e litigiosi, spesso realmente esistiti; trascinati in vecende politiche e umane che li porteranno dalle pianure e dai colli di Romagna alle paludi dell'Agro romano, fino ai campi di battaglia in Grecia. Umili costruttori di un Sol dell'Avvenire che non sorgerà mai, quanto meno nelle forme che speravano.
Nel comporre forse il più ambizioso dei suoi romanzi, inizio di una trilogia estesa per un settantennio, Evangelisti si è tenuto lontano dalle opere, letterarie e cimematografiche, che hanno trattato lo stesso tema. Nessuna retorica, nessun miserabilismo, nessuna esaltazione della civiltà rurale. Solo la cronaca, secca e a volte spiazzante, di piccola gente partercipe di un'impresa immensa. Un'epopea, sì, ma narrata rifiutando gli stereotipi dell'epica a sfondo sociale.

Valerio Evangelisti è nato a Bologna nel 1952. Dopo avere pubblicato volumi e saggi di storia, si è dedicato interamente alla narrativa. Nel 1994 è uscito il suo primo romanzo, Nicolas Eymerich, inquisitore, che ha vinto il premio Urania. Per Mondadori sono seguiti Le catene di Eymerich (1995), Il corpo e i sangue di Eymerich (1996), Il mistero dell'inquisitore Eymerich (1996), Cherudeck (1997), Picatrix, la scala per l'inferno (1998), Magus. Il romanzo di Nostradamus (tre volumi, 1999), Il castello di Eymerich (2001), Mater Terribilis (2002) La furia di Eymerich (fumetto illustrato da Francesco Mattioli, 2003), Antracite (2003), Noi saremo tutto (2004), Il collare di fuoco 2005), Il collare spezzato (2006), La luce di Orione (2007), Controinsurrezioni (2008, con Antonio Moresco), Tortuga (2008), Veracruz (2009), Rex Tremendae Maiestatis (2010), One Big Union (2011), Cartagena. Gli ultimi giorni della Tortuga (2012).
Per Einaudi ha pubblicato Metallo urlante (1998) e Black Flag (2002). Le edizioni l'Ancora del Mediterraneo hanno fatto uscire tre sue raccolte di saggi critici, di cui l'ultima è Distruggere Alphaville (2006). Giunti ha pubblicato Day Hospital 2012), cronaca della battaglia vittoriosa dell'autore contro una malattia letale. E' tradotto in una quindicina di lingue e in tre continenti. Ha ispirato fumetti, giochi di ruolo, videogiochi, brani musicali. Ha vinto nel 1998 il Grand Prix de l'imaginaire, nel 1999 il Prix Tour Eiffel e, nel 2000, il Prix Italia per la fiction radiofonica. E' fondatore e direttore editoriale della notissima e-zine politico-letteraria Carmilla (www.carmillaonline.com).

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