venerdì 11 aprile 2014

A Sasso Marconi 50 profughi. Il sindaco (pd): «Trattati da vassalli» «Sconcertato dalle modalità. Non abbiamo avuto informazioni sulla gestione dell'accoglienza e su misure integrative di sicurezza e ordine pubblico»



Dal Corriere di Bologna.

 Cinquanta profughi saranno alloggiati a Villa Angeli, a Sasso Marconi (Bologna) in seguito a una decisione del Ministero degli Interni. Lo rende noto esprimendo la sua disapprovazione per il metodo adottato, il sindaco democratico del Comune, Stefano Mazzetti, che è stato informato dalla Prefettura di Bologna. «Sono sconcertato per la modalità adottata in questo frangente. Non ci siamo mai tirati indietro di fronte alle richieste di aiuto di persone in difficoltà - ha detto - tuttavia contestiamo il trattamento di vassallaggio da parte del Governo centrale nei confronti dell'istituzione locale preposta ad amministrare e garantire sicurezza e ordine pubblico sul territorio».
IL SINDACO (nella foto) - «Sasso Marconi è storicamente un comune accogliente - ha concluso - che continua a farsi carico delle esigenze dell'individuo e che, nel tempo, ha consolidato un efficace ed efficiente sistema di servizi alla persona, incluse le attività di cooperazione internazionale». Il sindaco, in una lettera scritta alla Prefettura, ha espresso la sua preoccupazione per non aver ottenuto informazioni e garanzie rispetto - si legge in una nota del Comune - alla «gestione e qualità dell'accoglienza, copertura dei costi di assistenza e permanenza, misure integrative per quanto riguarda sicurezza e ordine pubblico». (fonte: Ansa)

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Mai avrei pensato che il ministro degli interni Angelino Alfano potesse fare qualcosa di buono!Mi complimento con lui per questo "scherzo da prete" rifilato al renzista nonchè kiengista sindaco di Sasso Marconi.Ha ha ha!Per il prossimo mandato, se ci sarà,il sindaco Mazzetti, dovrà assumere un terzo dipendente nel suo team di pubbliche relazioni, affidandogli il compito di vigilare su queste intromissioni statali ai suoi danni.Ha ha ha!

Cesare Zecca ha detto...

Al renzista nonchè kiengista sindaco pidino di Sasso Marconi... C'è un po' di giustizia, alla fine, no!? I milioni di clandestini che arrivano dovrebbero essere mandati ad alloggiare:
1 - dalla Boldrini che evacua le sue farneticanti prediche buonisto moraliste pro migrazioni di massa.
2 - A casa dei parlamentari che si oppongono ad una lotta radicale alla violenza delle migrazioni di massa, a casa dei loro sindaci.
3 - A casa dei loro elettori.
4 - A casa di rabbini, preti, mullah che da sempre si oppongono a contraccezione e aborto e boicottano piani di emancipazione delle donne e di contraccezione di massa.
5 - A casa di tutti gli apologeti del panmixismo e della crescita demografica.

'sti tromboni e 'ste trombette scadenti dell'accoglienza "senza se e senza ma" devono dare l'esempio, dimostrare la loro coerenza. Altrimenti si dimostrano solo ciò che sono, degli squallidi ipocriti svampito moralisti che fanno i buonisti scaricando la loro utopia distopica sugli altri, correi della violenza di questo tsunami migratorio, una delle espressioni dell'esplosione e della guerra demografiche.

Vediamo se qualcuno inizia a destarsi dall'ottundimento causato dall'oppio delle menti e dei popoli. Vediamo!

Aaaa ma noooi siamo favorevoli allo ius soli, noi protestiamo civilmente democraticamente internazionalmente piùmiglioramente girotondicamente ecumenisticamente insiememente comunquemente contro i CIE, contro i rimpatri e contro i respingimenti. Noi siamo buoni e migliori.

Clap clap clap.
Bravo!
Hai guadagnato un premio morale: da stasera 'na famiglia di due nigeriani islamici o cattolici e i loro sei figli proprio per casa tua così sarai ancora più buono e migliore.

Anonimo ha detto...

Sottoscrivo Cesare Zecca e il primo commento. Bellissimi!

Anonimo ha detto...











In questo Stato ipocrita e medievale si dibatte sull'accoglienza agli immigrati e non, una volta accolti, sulle loro condizioni di sopravvivenza, che a nessuno importa. Per questa gente, se aventi diritto, le tutele sono labili e inefficaci come accade per gli stessi italiani. Quindi la civiltà di un Paese non si misura solamente da come gli immigrati li si accoglie alle frontiere ma come li si tutela entro i propri confini. Porte aperte a tutti per poi lasciarli al proprio destino, magari costringendoli a delinquere per necessità di sopravvivenza, è il massimo dell'ipocrisia dell'accoglinza. D'altronde cosa ci si potrebbe aspettare da questa Nazione in cui i propri cittadini sono trattati da sudditi simili a quelli di medievale memoria.