C’è modo e modo di risolvere i problemi di vicinato. A Marzabotto un
quarantaduenne ha deciso di applicare la legge del Far West e mettersi a sparare.
Peccato per lui che questo metodo ‘non passi inosservato’ e porti presto all’intervento
delle forze dell’ordine.
A portare i
Carabinieri di Marzabotto a verificare ciò che era accaduto è stato l’informazione
che un soggetto sulla sessantina, residente nella cittadina della Valle del
Reno, era stato ricoverato all’ospedale
di Vergato a causa di una ferita alla gamba, verosimilmente provocata da due
proiettili esplosi da un arma da fuoco. I militari hanno subito interrogato il
ricoverato ferito, il quale ha spiegato che la responsabilità di ciò che gli
era accaduto e che lo ha portato a richiedere l’aiuto dei medici era del suo
vicino di casa.
Questi, ha
raccontato la vittima, si era esposto dalla finestra della sua abitazione, aveva
preso la mira e gli aveva sparato con una carabina ad aria compressa.
Considerata la gravità dei fatti, i militari si sono immediatamente recati
presso l’appartamento dell’uomo per una perquisizione domiciliare. I
Carabinieri hanno così rinvenuto e sequestrato un vero e proprio arsenale di libera vendita: due pistole e una
carabina ad aria compressa di potenza inferiore ai 7.5 joule, una balestra,
cinque scatole di pallini calibro 4.5, tre bombolette ad aria compressa (di
quelle utilizzate per ricaricare le armi) e cinque frecce da balestra.
Lo hanno
perciò denunciato per lesioni personali
aggravate dall’utilizzo di arma da fuoco. La denuncia è stata formalizzata
sabato mattina, intorno alle 10:30. La vittima, un sessantasettenne nato ad
Argenta e residente a Marzabotto, è stato dimesso dall’ospedale con una prognosi di dieci giorni per ‘ferite penetranti all’arto inferiore destro’. I due
proiettili, conficcati nella gamba, fortunatamente lontano dall’arteria
femorale, non sono ancora stati rimossi. La loro estrazione sarà possibile
soltanto con un intervento chirurgico che dovrà essere effettuato in seguito.
Il movente di quanto accaduto sarebbe da ricercarsi nel rancore covato dai due
a causa di questioni di vicinato. Pare, infatti, che qualche tempo fa,
l’aggressore avesse proferito le testuali parole alla figlia del
sessantasettenne: “Vi metterò nelle
condizioni di andare via”. Inoltre, un paio di mesi fa, lo stesso si
sarebbe reso responsabile di un’altra schioppettata. Nell’occasione, la figlia,
sperando in una risoluzione pacifica, non ritenne opportuno sporgere denuncia
perché nessuno era rimasto ferito.
Dal Comando Provinciale Carabinieri di
Bologna
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