mercoledì 31 luglio 2013

Monzuno: la 'semplicità della piccola storia' diventa una mostra.



La fortunata riscoperta di uno scatolone, durante le periodiche sistemazioni dell’immenso materiale che il monzunese Emilio Veggetti raccoglie, porterà senz’altro a una interessante e curiosa mostra  sugli avvenimenti che hanno caratterizzato la vita di Monzuno degli ultimi decenni.




Emilio, appassionato ricercatore e divulgatore della storia recente e remota del nostro Appennino, è anche un attento collezionista di tutto ciò che può testimoniare l’essenza di queste terre, dai fossili, alle immagini, agli scritti che le riguardano, e in uno scatolone ha recentemente ritrovato un enorme numero di manifesti, brochures, volantini che sono stati distribuiti nei vari locali pubblici della zona per pubblicizzare feste,  mostre e inaugurazioni,  avvenimenti che ormai avevamo dimenticato ma la cui pubblicità ci fa tornare alla memoria: viva testimonianza di momenti  festosi o tristi di un passato non ancora poi tanto lontano.
Ci sono tutti gli annunci della trentennale Festa di San Luigi che anima Monzuno ogni agosto e richiama tanti visitatori anche da altri paesi: curioso rileggere i menù, i giochi, le celebrazioni, i nomi dei priori e, non ultimi, gli sponsor (negozi, artigiani, servizi) molti dei quali hanno chiuso l’attività.
Ci sono i manifesti e i volantini dei concerti della Banda di Monzuno che tanto lustro ha dato in passato ed è ancora più attiva che mai, grazie all’ impulso dei giovani che numerosi si avvicinano a questa bella istituzione.
C’è l’annuncio dell’inaugurazione della Baita degli Alpini e di quella della sede dei Vigili del Fuoco, una organizzazione i cui volontari tanto hanno dato ai luoghi loro affidati in termini di sicurezza,  di capacità e anche di sacrificio. Va ricordato il pompiere monzunese che morì  per salvare dal fuoco una palazzina.

E poi ci sono le locandine delle edicole che richiamavano le notizie riguardanti Monzuno, pubblicate sui giornali. 
Ermanno Pavesi
Quanti ricordi riaffiorano a scorrere tutto questo materiale che Veggetti sta pazientemente riordinando e trasferendo su grandi pannelli per essere esposti! Anche su suggerimento dell’assessore alla cultura Ermanno Pavesi, che ha avuto l’idea appena ha visto tutta questa  documentazione, sarà infatti organizzata una mostra che avrà luogo con ogni probabilità durante le giornate dedicate alla festa di San Luigi.
“Si tratta dell’impronta della storia semplice di un paese vivace,” ha detto Pavesi. “Un sentiero della storia più ampia dell’Appennino bolognese, una grande strada per la storia di Monzuno.”
Siamo veramente curiosi di vederla per apprezzarla interamente e in tutti i particolari.




1 commento:

Anonimo ha detto...




MONZUNO VA BENISSIMO PARLARE DI CULTURA che aiuta a raggiungere benessere psico fisico ma c'è qualcosa' altro che aiuta al raggiungimento permanente del benessere psico fisico.......L'ACQUA.....ciò che manca nel FIUME SETTA ed in particolarmodo a tutti i residenti del comune in oggetto......I comuni limitrofi al fiume setta, speculano da anni anche su questo povero fiume nei mesi d' estate, unica attrattiva del turismo povero, d' estate l'acqua viene rubata e speculata con indifferenza totale da parte dell'amministrazione locale.