Asl informa:
In arrivo domani, 24 luglio, una ondata di calore con possibili disagi per i cittadini residenti a Bologna e nei comuni limitrofi. Secondo le previsioni di Arpa Emilia-Romagna l’ondata persisterà almeno altri due giorni.
Sono stati allertati i reparti di pronto soccorso, gli ospedali, le case di cura e le strutture di assistenza per gli anziani, i medici e i pediatri di famiglia, oltre che gli infermieri dell’assistenza domiciliare dell’area metropolitana.
Per informazioni è disponibile anche il numero verde del Servizio Sanitario Regionale 800 033 033, gratuito e attivo tutti i giorni feriali, dalle 8,30 alle 17,30, il sabato dalle 8,30 alle 13,30.
Tra le
precauzioni per affrontare le ondate di calore, è bene ricordare di limitare
per quanto possibile la permanenza all’aperto nelle ore più calde della
giornata (tra le 11 e le 17), di bere molto e spesso, anche quando non si ha
sete, evitando alcol e caffeina, bibite gassate o contenenti zuccheri e, in
generale, bevande ghiacciate o fredde. Fare bagni o docce con acqua tiepida per
abbassare la temperatura corporea, utilizzare climatizzatori regolando la
temperatura dell’ambiente con una differenza di non più di 6/7 gradi rispetto a
quella esterna. Se si utilizzano ventilatori, infine, evitare di rivolgerli
direttamente sul corpo.
Particolare attenzione va prestata nei confronti dei bambini molto piccoli, degli anziani con patologie croniche (ad esempio i diabetici che devono assumere insulina o le persone con scompenso cardiaco) o che vivono da soli, di chi ha difficoltà ad orientarsi nel tempo e nello spazio, delle persone non autosufficienti, oltre che di quanti lavorano all’aperto o in ambienti nei quali c’è produzione di calore.
Particolare attenzione va prestata nei confronti dei bambini molto piccoli, degli anziani con patologie croniche (ad esempio i diabetici che devono assumere insulina o le persone con scompenso cardiaco) o che vivono da soli, di chi ha difficoltà ad orientarsi nel tempo e nello spazio, delle persone non autosufficienti, oltre che di quanti lavorano all’aperto o in ambienti nei quali c’è produzione di calore.
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