mercoledì 28 dicembre 2011

Viaggio nelle amministrazioni comunali: Monzuno.


Iniziamo un viaggio nelle amministrazioni comunali, le meno considerate dai ‘media’ forse anche per la sempre minore attenzione che i cittadini danno al mondo politico. Cerchiamo, per quanto ci è possibile, di sopperire a tale carenza anche perché il ‘Comune’ è l’ente territoriale più vicino e con cui la cittadinanza si deve raffrontare con frequenza.

Iniziamo con Monzuno, dando voce alla minoranza. La capogruppo della lista di centro sinistra ‘Comunità e Territorio’ Anna Maria Marchi, cui chiediamo un giudizio di metà mandato sulla Giunta Comunale.

“L’amministrazione è bloccata,” esordisce la capogruppo che non lascia dubbi sulla bocciatura della formazione alla guida dell’amministrazione comunale . “La giunta non ha idee. Si limita a terminare ciò che era già stato avviato. Si viaggia a vista e ci si limita a cogliere ciò che una eventuale corrente propizia porta alla prua della nave senza pilota. Si gestisce l’ordinario e non si sa essere di stimolo o di promozione”.

Alla replica poi che la bocciatura da parte della minoranza verso chi ha vinto le elezioni è scontata, la Marchi scende nel particolare. “Quando si è fatto qualcosa si è creato un danno. A Vado era già esecutivo e finanziato con i fondi della Variante di Valico il progetto di una struttura che avrebbe dovuto ospitare l’asilo nido, la scuola dell’infanzia e una sala polivalente. Si è arrivati alla scelta di voler realizzare la nuova scuola in un altro terreno vicino al vecchio cimitero di Vado e si è iniziata la trattativa per l’acquisizione dell’area . Il risultato è stato che non si sa neppure se si è giunti alla stipula del terreno. La nuova scuola non ha neppure un progetto, ma si ipotizza di collocare le tre strutture in tre edifici uno lontano dall’altro con evidenti difficoltà gestionali. Il danno ulteriore è poi arrivato dal fatto che abbiamo perso il finanziamento regionale per il riscaldamento con il ‘cippato’ , già assegnato. Riscaldamento che, se la struttura fosse stata realizzata secondo il progetto abbandonato, avrebbe potuto servire anche ad altri edifici pubblici. Il danno si protrarrà nel tempo poiché l’aver rifiutato il finanziamento ci penalizza nei futuri bandi.

All’ulteriore obiezione sul giudizio di immobilismo, con la precisazione che il sindaco Marco Mastacchi si è fortemente impegnato per la ‘bretella di Rioveggio’ che avrebbe messo in comunicazione diretta il casello della A1 nella frazione con la Variante di Valico, la Marchi risponde: “Ci si è impegnati in una battaglia che si sapeva perdente in partenza. Ciò è dimostrato anche dal fatto che al primo ‘no deciso’ di Autostrade si è ritornati sui propri passi senza fiatare, anche se qualcuno aveva minacciato di voler bloccare la autostrada. L’autostrada è da bloccare se non si farà la manutenzione adeguata per il buon mantenimento in funzione della A1 , altrimenti si corre il rischio di aver in funzione solo la Variante di Valico e perdere quindi due delle quattro corsie disponibili, purtroppo non si sa quando per le note difficoltà operative come quelle di Ripoli, con l’entrata in funzione della Variante. Una ulteriore prova dell’operare in negativo della giunta viene dallo scioglimento, richiesto e ottenuto dal comune di Monzuno, della gestione associata della Polizia Municipale con i comuni di San Benedetto Val di Sambro e di Castiglione dei Pepoli. Non sono state prospettate alternative e ciò dimostra che appunto non si hanno idee ”.

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