sabato 14 marzo 2009

Marzabotto: scontro a sinistra



Sarà senza dubbio motivo di una nuova forte lacerazione nella più che vivace vita politica di Marzabotto e di un intenso confronto pre-elettorale. Come di consueto pubblichiamo le voci e le opinioni che ci pervengono nella sicurezza che questo faccia parte della democrazia a cui ci ispiriamo e nel rispetto del diritto di cronaca e di opinione.

Il Partito Democratico di Marzabotto, ci scrive:

CHE SPETTACOLO!
Abbiamo letto le affermazioni di Dante Franchi ex iscritto a Rifondazione, che annuncia la decisione di non aderire più al P.R.C.
Restiamo scettici di fronte a questo spogliarsi di una casacca che fino a ieri si è sfoggiata con tanta
fierezza e senso di superiorità intellettuale e politica, ma, ad onor del vero non ne siamo sorpresi viste le continue esternazioni riferite all’attuale scenario politico di Marzabotto, proprio da colui che si firma “Capogruppo consiliare a Marzabotto”. Che tempismo! Una mossa da grande stratega politico: ci si toglie i panni indossati da tempo immemorabile, per presentarsi lindi al cospetto di nuove occasioni, che non amano abiti firmati.

Non vogliamo entrare nel merito delle esternazioni del transfugo, ma su alcune affermazioni vale la pena di riflettere perché fanno parte di quel bell’esercizio di trasformismo, di cui l’ex rappresentante di Rifondazione di Marzabotto è un interprete eccelso.

All’interno del P.R.C. non ci è dato conoscere quali percorsi lo abbiano portato a maturare questa
convinzione, anche se, come abbiamo detto, la scelta è senz’altro da leggere ed associare a vicende locali, ma quando egli denuncia come causa dell’abbandono“..l’intento primario di occupare posti nelle istituzioni..” c’è da rimanere senza parole, è una storia recente, della quale siamo nostro malgrado stati testimoni, che conosciamo molto bene e della quale Dante Franchi può parlare in prima persona perché lo riguarda direttamente.

O si pensa che tutto quanto accaduto in questa legislatura sia piombato nell’oblio?
E proprio perché i fatti sono noti e inconfutabili, vorremmo chiedere al signor Dante Franchi, se non prova almeno un pizzico di vergogna nello scrivere con tanta spudoratezza le sue “memorie politiche”?
Non possiamo affermare che ne siamo sorpresi, perché in questi ultimi dieci anni, col suo agire ha dato grande prova del più sfrenato personalismo e del più deleterio politicismo, che mai nessuno nella storia politica di Marzabotto aveva messo in campo e che tanto male ha arrecato alla nostra comunità e alla sinistra.

Vorremmo anche chiedere, sempre al signor Dante Franchi:
1. Chi a pochi mesi dalle elezioni, stracciando per primo quello spirito unitario con il quale ci
eravamo presentati, si distinse uscendo dal gruppo consiliare votato dagli elettori, per crearne
uno distaccato, denominato “Rifondazione Comunista-gruppo misto”?
2. Chi, dopo non essere stato nominato dal Consiglio comunale di Marzabotto in Comunità
Montana, sparì letteralmente dal Comune per più di un mese, sottraendosi alla prima
impegnativa prova della stesura del bilancio, che gli competeva in qualità di assessore preposto?
3. Chi pretese a forza di essere nominato personalmente assessore esterno in Comunità Montana, piantando la bandierina di Rifondazione Comunista? E visto che ora rappresenta solo sé stesso, perché non ha la coerenza di dimettersi?

La risposta sta esattamente nello scenario che lo stesso ha rappresentato, e che conosce bene, perché come già detto lo riguarda direttamente, citiamo testualmente:
“… un crescendo di personalismi, di miopi distinguo, di inaccettabili lotte intestine, assieme al
politicismo con cui si vorrebbe mascherare l’intento primario di occupare posti nelle istituzioni e negli apparati di Partito...”
Al P.R.C. non possiamo che inviare le nostre più sincere felicitazioni, a chi imbarcherà il transfugo, porgiamo invece i nostri più sinceri “auguri”.

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