sabato 29 luglio 2023

La riforma sulla nuova organizzazione sanitaria regionale non piace a tutti

Erika Seta: " Scelte non solo sbagliate ma soprattutto sconcertanti".

Erika Seta, coordinatore regionale Azzurro Donna-Forza Italia e capogruppo Centrodestra per Casalecchio, scrive:

 

La riforma del comparto emergenza urgenza pianificata dalla Regione ER piove sulla testa dei cittadini come una mannaia. E per quello che riguarda il territorio nel medio Appennino si abbatte con il profilo della vera slavina.

La trasformazione imminente del PS di Vergato in CAU provvisto, secondo tabelle Asl, di un solo medico e di un infermiere, senza alcun potenziamento, nemmeno intenzionale, delle attrezzature diagnostiche rispetto alle attuali già impoverite dalle intenzioni, con una manovra lenta che parte da lontano, di chiusura di quel presidio, si porta dietro la lenta dismissione del reparto di medicina interna, tanto ringraziato con targa fuori dalla porta per il suo encomiabile impegno nel periodo Covid, che oggi suona come una presa in giro, l’unico che possa garantire assistenza in loco ai cittadini del comparto territoriale.

 Reparto che a causa delle  continue limitazioni imposte, in un vergognoso scarso impegno generale della politica, lavora con encomiabile sollecitudine seguendo i pazienti che per diagnostica devono essere frequentemente trasferiti tra Porretta e il Maggiore, perché la Asl non ha ritenuto di dotare quell’ospedale di quanto necessario per pazienti acuti malgrado i dati di ricovero evidenzino la presenza di tali pazienti.

La battaglia per il radiologo e l’anestesista in presidio e per i contatti di consulenza con la confinante Casa della Salute sono battaglie assurde considerando che parliamo di un ospedale.

Una scelta politica senza acume che porta a riversare spesso sul Maggiore pazienti che potrebbero essere assistiti in loco con un migliore servizio di caregiver per le famiglie e snellendo gli accessi verso la città.

Sconcertante anche l’assoluta nebulosità in merito alle decisioni future su quel reparto, ma oso dire che ormai le carte sono scoperte, abbiamo sempre avuto ragione noi quando dicevamo che Vergato sarebbe stato ridotto ad una lungo degenza senza acuti lasciando il territorio sprovvisto di un servizio essenziale.

Siamo alla resa dei conti. Ma ora qualcuno si assuma la responsabilità politica di tale scelta. Qualcuno ci metta la faccia e vada sui territori, da Casalecchio in su, a spiegare alla gente cosa si vuole fare e cosa significa “posti letto 0” come si legge in un documento Asl.

Sarebbe stato saggio utilizzare quel presidio come punto di alta specialità nefrologica ma l’urgenza di coprire il buco nel bilancio della Regione alla voce Sanità fa si che si preferisca chiudere un ospedale per risparmiare con buona pace del servizio al cittadino. Sconcertante apprendere la riduzione del 50% delle auto mediche con una limitazione enorme del soccorso considerando quanti km separeranno la richiesta di soccorso dal punto di soccorso..

Una catena di scelte non solo sbagliate ma soprattutto sconcertanti.

Anche davanti a quei medici che ad oggi non sanno quale sarà il loro futuro professionale.

Adesso mi aspetto che qualcuno se ne assuma la responsabilità.


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