mercoledì 19 luglio 2023

Ex insegnante uccisa a Gaggio Montano, ergastolo per il cugino imputato

Accolta la richiesta della Procura di Bologna 

rgastolo per Fabio Ferrari, imputato per l'omicidio della cugina Natalia Chinni, insegnante in pensione assassinata, in ipotesi di accusa per banali motivi di vicinato il 29 ottobre 2021 mentre stava riparando la recinzione della sua proprietà a Santa Maria Villiana di Gaggio Montano, sull'Appennino bolognese.

Lo ha deciso la Corte di assise di Bologna, presidente Pier Luigi Di Bari, al termine della camera di consiglio, accogliendo la richiesta della Procura (pm Antonello Gustapane).

L'imputato rimane agli arresti domiciliari ed è stata respinta la richiesta della difesa di attenuazione della misura. Ferrari e la cugina avevano litigato in passato e i loro rapporti erano da tempo rovinati. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, Chinni, 72 anni, è stata uccisa da sette pallettoni sparati a bruciapelo, esplosi da un fucile illecitamente detenuto, arma che non è mai stata trovata. Per detenzione e porto illegale del fucile, oltre che di numerose munizioni da caccia e di una pistola la moglie di Ferrari, Loredana Bicocchi, nei mesi scorsi è stata condannata a un anno e quattro mesi.
    L'imputato si è sempre detto innocente.
    I familiari della vittima erano costituiti parte civile, assistiti dall'avvocato Mario Bonati. "Hanno sempre ritenuto - spiega il legale - che la responsabilità fosse di Ferrari e ora questa valutazione è stata riconosciuta dai giudici. La sentenza ha premiato il lavoro metodico, paziente e capillare dei carabinieri di Bologna, sotto la direzione del dottor Gustapane.
    Il dibattimento ha consolidato prove univoche, concordanti, elementi quasi sovrabbondanti".

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