mercoledì 26 luglio 2023

Una legge regionale disciplina e promuove la conservazione degli alberi monumentali e dei boschi vetusti’

L’abbattimento impropri potranno costare fino a 50.000 euro di sanzione

 

La conservazione degli esemplari arborei  cui verrà riconosciuto  il carattere di «Albero monumentale regionale» o di «Bosco vetusto regionale», verrà sostenuta con finanziamenti predisposti da una specifica legge regionale. 

Con cadenza triennale verrà redatto l’elenco  degli Alberi Monumentali e dei Boschi vetusti presenti  sul territorio regionale.

Tale elenco indicherà la tipologia e la localizzazione degli Alberi monumentali e dei Boschi vetusti regionali e le  misure adottate per favorire ed incentivare la conservazione e la valorizzazione. 

L‘abbattimento, la rimozione o il danneggiamento di esemplari arborei a cui è attribuito il carattere di monumentalità verrà sanzionato con una ammenda che va da un minimo di 5.000  a un massimo di 50.000  euro.

Alle modifiche della chioma o dell’apparato radicale e agli interventi arbitrari attuati  nella zona di protezione dell’albero,  si applicherà la sanzione che va da un minimo di 2.000  a un massimo di 12.000 euro.

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Molto bene.
Ora le ridicole sanzioni non arrivano neppure ad una parte del prezzo che si ottiene dal venderne la legna.
Un altro passo normativo importante sarebbe la non citabilità dei proprietari in cause (civili e penali) per (presunti) danni dovuti a cadute di (parti di) tali alberi.
Purtroppo esiste una sempre più diffusa attitudine a cause (al limite del dolo) per spillare denari ai proprietari dei relativi terreni.
In altre parole parcheggio l'auto all'ombra di tale albero perché mi fa comodo trovarla al fresco quando torno, ma in caso di temporale, se casca un ramo(scello) ti cito in giudizio per x mila euro.
Molti proprietari risolvono/prevengono "il problema" colla motosega.
Prezzi alti ottenuti dalla vendita di legna, cause eatorsive para-criminali sono due fattori importanti nell'abbattimento / capitozzatura di alberi.
Non ti va bene il rischio del ramo(scello) caduto sulla tua auto? La oarcheggi dall'altra oarte, al sole. Fine del problema.

C.Z.

Anonimo ha detto...

Per decenni ai proprietari hanno procurato difficoltà nel taglio del bosco, tanto da costringerli all'abbandono, adesso trasformano quei boschi (NORMATIVAMENTE) in boschi vetusti da proteggere, perciò il proprietario non può più toccarli pena severe sanzioni? Questa legge della INFAME regione Emilia Romagna, grida vendetta, auspico una rivolta. Per quei pochi alberi vetusti, non la vedo bene, avranno un futuro in caminetto, molto presto.

Anonimo ha detto...

Distinguere ceduo e alberi importanti, sono cose diverse, possono coesistere.
Ridurre un albero secolare a miniera di tot quintali di legna è indegno.
Un po' come mettere in una stufa uno Stradivari (legna bella stagionata, eh!) per scaldarsi.
C.Z.

Anonimo ha detto...

Un'altro esproprio da parte dei Consiglieri regionali EmilaRomagna, si sono specializzati in furto manumilitari?

Anonimo ha detto...

C.Z. pensa agli alberi centenari di cui sei proprietario tu, che ai miei ci penso io, usi la parola indegno, ma che cavolo di cultura hai? Da dove vieni? Chi ti manda? I miei alberi secolari li taglio, li poto, sono fonte di legna da fuoco, è il loro unico scopo, non ci sono alberi più importanti di altri, gli alberi sono tutti uguali. Oggi ci tolgono gli alberi con la complicità tua, domani tocca alle case, poi al cibo, perchè sicuramente (per te) ci saranno persone più importanti di altre. se non mi rispondi è meglio perchè non sopporto la tua supponenza e il tuo stile di scrittura.

Anonimo ha detto...

Gli alberi sono tutti uguali.
fonte di legna da fuoco, è il loro unico scopo,

Direi che a fronte di queste stupidaggini non c'è altro da aggiungere.
Saluti
C.Z.

Anonimo ha detto...

Propongo la pena di morte per chi taglia il bosco, dai facciamolo tanto noi siamo la maggioranza che decide, i boscaioli sono pochi, vinciamo facilmente. del resto è un fatto che gli alberi che producono l'ossigeno che respiriamo tutti i giorni sono di 'proprietà di una minoranza, noi la maggioranza non siamo proprietari neanche di un geranio, abbiamo fatto altre scelte in passato, automobili, case, vacanze, perciò basta fare finta che gli alberi siano un bene comune, sulla quale non ci deve essere una proprietà e il gioco è fatto. adesso scusate devo rogitare il mio quarto garage nel quale parcheggiare la mia quarta Tesla.

Anonimo ha detto...

Prima arriva il comune di turno che ti impone di potare alberi anche nei luoghi piu' assurdi e spesso anche per motivi, diciamo cosi', discrezionali. Ovviamente, con la legna ottenuta non copri neanche una parte della spesa di potatura: e il "bieco" proprietario, sempre presunto capitalista, paga salato. Poi arriva la regione che stabilisce lei quali puoi potare e quali no, naturalmente anche come (il quando c'e' gia'). Possedere alberi sta diventando peggio che avere una caldaia a gas, ci manca il libretto d'impianto per singola pianta, e naturalmente con tutti i milioni che circolano nulla perviene al proprietario che magari ha ereditato vecchie piante dei trisavoli. Sono d'accordo con l'anonimo: lo scopo ultimo e' l'esproprio. Ma non ha torto neanche c.z.: un proprietario non puo' essere vessato in questo modo. La manutenzione e' un dovere che la maggior parte fa gia', si sanzionino gli abusi, per esempio quelli dei comuni che hanno il bulldozer gia' in moto per i loro lavori edili, questo e' accanimento.

Anonimo ha detto...

Congratulazioni Fabbriani, continui a censurare i commenti, bell'esempio di giornalismo

Anonimo ha detto...

Potare o rimuovere in luoghi e secondo regolamenti assurdi.
Ad esempio la rimozione di alberi dalle scarpate lungo le strade.
Il risultato? Cogli eventi alluvionali di maggio le scarpate ormai solo erbose hanno avuto centinaia di mini frane, dalla SS 64, alle provinciali, fino alle comunali.
A fronte di rischi prossimi allo zero di caduta per neve (si diceva così?) si sono ottenuti danni elevati per smottamenti.
Come se alle classi ELEMENTARI non insegnassero che le radici degli alberi sono il PRIMO e più EFFICACE metodo GRATUITO contro frane e smottamenti
Una politica assai miope imposta che elimina alberi e ottiene danni ingenti.
Ora bisognerebbe citare per danni tutti i solerti antialberi che ne hanno imposto la rimozione dai bordi strada venuti giù come gelato sciolto.

C.Z.

Anonimo ha detto...

Gli eventi alluvionali di maggio sono senza dubbio frutto di attivita geoingegneristica, cioè modifica climatica atta a prudurre danni, chi non lo vede è un distrattore, senza alcuna credibilità, hai voglia a confidare sulle radicine dei poveri alberini, se vogliono fare danni faranno danni.

Anonimo ha detto...

Dove ci si laurea in Geoingegneristica?
Alla Unicusano fanno qualche corso? Vale anche come diploma in Sciacomicita'?
Voglio iscrivermi !

Anonimo ha detto...

Anonimo delle 15.42.Devi correre forte e dare una testata contro un muro di cemento armato