Erika Seta: " Scelte non solo sbagliate ma soprattutto sconcertanti".
Erika Seta, coordinatore regionale Azzurro Donna-Forza Italia e capogruppo Centrodestra per Casalecchio, scrive:
La riforma del comparto emergenza urgenza pianificata dalla Regione ER
piove sulla testa dei cittadini come una mannaia. E per quello che riguarda il
territorio nel medio Appennino si abbatte con il profilo della vera slavina.
La trasformazione imminente del PS di Vergato in CAU provvisto, secondo
tabelle Asl, di un solo medico e di un infermiere, senza alcun potenziamento,
nemmeno intenzionale, delle attrezzature diagnostiche rispetto alle attuali già
impoverite dalle intenzioni, con una manovra lenta che parte da lontano, di
chiusura di quel presidio, si porta dietro la lenta dismissione del reparto di
medicina interna, tanto ringraziato con targa fuori dalla porta per il suo
encomiabile impegno nel periodo Covid, che oggi suona come una presa in giro, l’unico
che possa garantire assistenza in loco ai cittadini del comparto territoriale.
Reparto che a causa delle continue limitazioni imposte, in un
vergognoso scarso impegno generale della politica, lavora con encomiabile
sollecitudine seguendo i pazienti che per diagnostica devono essere
frequentemente trasferiti tra Porretta e il Maggiore, perché la Asl non ha
ritenuto di dotare quell’ospedale di quanto necessario per pazienti acuti
malgrado i dati di ricovero evidenzino la presenza di tali pazienti.
La battaglia per il radiologo e l’anestesista in presidio e per i contatti
di consulenza con la confinante Casa della Salute sono battaglie assurde
considerando che parliamo di un ospedale.
Una scelta politica senza acume che porta a riversare spesso sul Maggiore
pazienti che potrebbero essere assistiti in loco con un migliore servizio di
caregiver per le famiglie e snellendo gli accessi verso la città.
Sconcertante anche l’assoluta nebulosità in merito alle decisioni future su
quel reparto, ma oso dire che ormai le carte sono scoperte, abbiamo sempre
avuto ragione noi quando dicevamo che Vergato sarebbe stato ridotto ad una
lungo degenza senza acuti lasciando il territorio sprovvisto di un servizio
essenziale.
Siamo alla resa dei conti. Ma ora qualcuno si assuma la responsabilità
politica di tale scelta. Qualcuno ci metta la faccia e vada sui territori, da
Casalecchio in su, a spiegare alla gente cosa si vuole fare e cosa significa
“posti letto 0” come si legge in un documento Asl.
Sarebbe stato saggio utilizzare quel presidio come punto di alta specialità
nefrologica ma l’urgenza di coprire il buco nel bilancio della Regione alla
voce Sanità fa si che si preferisca chiudere un ospedale per risparmiare con
buona pace del servizio al cittadino. Sconcertante apprendere la riduzione del
50% delle auto mediche con una limitazione enorme del soccorso considerando
quanti km separeranno la richiesta di soccorso dal punto di soccorso..
Una catena di scelte non solo sbagliate ma soprattutto sconcertanti.
Anche davanti a quei medici che ad oggi non sanno quale sarà il loro futuro
professionale.
Adesso mi aspetto che qualcuno se ne assuma la responsabilità.
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