Il
Comando Provinciale della GdF informa:
In
un controllo di routine della Guardia di Finanza in un agriturismo di Granarolo dell’Emilia è stato
riscontrato l’impiego di manodopera “in nero”.
In
particolare, le fiamme gialle del 1° Nucleo Operativo Metropolitano, hanno rilevato
come più della metà del personale impiegato prestasse la propria attività
lavorativa in totale assenza di qualsiasi rapporto di lavoro, e, dunque, in
assenza di una reale tutela assicurativa, assistenziale e previdenziale: nello
specifico su 8 lavoratori presenti al momento dell’accesso, sei sono risultati
irregolari, 5 italiani e un nordafricano.
Al termine dell’ispezione è stata comminata una maxi-sanzione di 22 mila euro al rappresentante legale dell’agriturismo, oltre alla sospensione dell’attività. L’attività della Guardia di Finanza risponde all’esigenza di contrastare il lavoro sommerso, che, oltre a sottrarre risorse all’Erario, mina i diritti dei lavoratori - spesso sfruttati - nonché degli imprenditori onesti e rispettosi della legalità, danneggiati da una concorrenza sleale. In quest’ottica, dall’inizio dell’anno nella provincia di Bologna sono stati scoperti oltre 120 lavoratori “in nero”.
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