mercoledì 20 dicembre 2017

Unione dei Comuni: " Spazi pubblici solo a chi si riconosce nei principi democratici e repubblicani".

Riceviamo dal Comune di Casalecchio di Reno
È stato firmato ieri,  martedì 19 dicembre,  l’accordo tra i Comuni di Casalecchio di Reno, Monte San Pietro, Sasso Marconi, Valsamoggia e Zola Predosa (Unione Valli del Reno Lavino e Samoggia) e i referenti territoriali delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil sulla concessione di spazi pubblici solo a soggetti o associazioni che si riconoscano nei principi democratici e repubblicani sanciti dalla nostra Carta costituzionale. Come si legge nell'accordo, è stata la preoccupazione per il riemergere di comportamenti antidemocratici di espressione fascista, xenofoba, razzista e sessista, che ha stimolato amministrazioni e sindacati a convergere sulla necessità di riaffermare socialmente e culturalmente i valori della resistenza, dell’antifascismo e della memoria, anche attraverso un condiviso adeguamento delle regolamentazioni comunali in materia di concessione di spazi pubblici.
Le amministrazioni si impegnano quindi a:
a) non rilasciare concessioni di occupazione di spazi e aree pubbliche, per conferenze, incontri e simili, a singoli, ad organizzazioni ed associazioni o partiti che direttamente o indirettamente si richiamano all’ideologia, ai linguaggi e rituali fascisti, alla sua simbologia e alla discriminazione razziale, etnica, religiosa e sessuale, o per ragioni di lingua, di opinioni politiche, o per condizioni personali o sociali, verificati a livello statutario;
b) avere nelle richieste per l’occupazione di spazi e aree pubbliche specifica dichiarazione con la quale il richiedente attesta di essere a conoscenza e di impegnarsi a rispettare: la XII disposizione transitoria e finale della Costituzione Italiana secondo la quale “è vietata la riorganizzazione sotto qualsiasi forma del disciolto partito fascista”, l’art. 3 della Costituzione Italiana, la legge 20 giugno 1952, n° 645 (legge Scelba) e della legge 25 giugno 1993, n°205  (legge Mancino) ed eventuali norme successive adottate in tale senso.
Le Amministrazioni si impegnano inoltre a chiedere ai gestori assegnatari delle strutture pubbliche, nel rispetto delle convenzioni presenti, e alle associazioni iscritte o non iscritte agli Albi comunali, di adeguarsi ai principi sopra richiamati.
Dichiarazioni
Massimo Bosso, sindaco di Casalecchio di Reno e presidente dell’Unione dei Comuni Valli del Reno Lavino Samoggia“I Sindaci della nostra Unione hanno condiviso la preoccupazione per le iniziative nelle ultime settimane che fanno riemergere un'ideologia fascista causa di tanti danni al nostro Paese che ne è uscito attraverso un doloroso percorso e la lotta di liberazione. Casalecchio di Reno, medaglia d'oro al merito civile per i sacrifici della popolazione durante la seconda guerra mondiale e per la sua attività antifascista e partigiana, è impegnata a contrastare questo fenomeno non solo negando gli spazi pubblici ma continuando percorsi di iniziative culturali e di conoscenza per i cittadini, a partire del mondo della scuola”.
Gianni Monte, Cgil“C’è un filo, oggi più che mai saldo, che lega le lotte partigiane al tempo presente delle Valli del Reno, Lavino e Samoggia. Un legame che passa per la Costituzione Repubblicana e si traduce in provvedimenti concreti per tutelare i valori della Resistenza e dell’antifascismo in un periodo storico in cui sono sotto attacco.
Nei Comuni di Casalecchio di Reno, Zola Predosa, Valsamoggia, Monte San Pietro e Sasso Marconi – un territorio che include circa 117mila abitanti – è stata firmata un’intesa che nega la disponibilità di qualsiasi spazio pubblico a chi professa odio e violenza come propria fede politica. I punti salienti di questa intesa sono:
- Nessuna concessione di spazi per coloro che assumono comportamenti fascisti, xenofobi, razzisti e sessisti.
- Il rispetto della dodicesima disposizione transitoria e finale della Costituzione che nega la ricostituzione del partito fascista sotto qualsiasi forma.
- L’adesione all'Albo delle associazioni subordinata senza eccezioni all'adesione esplicita dei valori antifascisti sanciti dal nostro ordinamento repubblicano.
Il 22 dicembre del 1947 entrava in vigore la nostra Carta costituzionale. E oggi che “la Carta più bella del mondo” compie i suoi 70 anni, con questo accordo abbiamo voluto omaggiarla, partendo da quei luoghi che con la Resistenza hanno gettato le basi per il futuro della nostra democrazia. A noi il compito difendere e veicolare la grammatica della libertà”.
Alberto Schincaglia, Cisl“L’accordo tra le organizzazioni sindacali confederali e le amministrazioni dei comuni dell’Unione Reno Lavino Samoggia sulla regolamentazione dell’uso degli spazi pubblici ha l’obiettivo di definire un percorso virtuoso per impedire che luoghi destinati alla pubblica utilità vengano utilizzati da formazioni o associazioni che si richiamano ad ideologie fasciste, xenofobe e razziste. A parere del sindacato confederale e per la Cisl in particolare tali formazioni non hanno nulla da condividere con la convivenza civile che da sempre ha contraddistinto e contraddistingue le nostre comunità”.
Luciano Roncarelli, Uil“Come Uil ritengo opportuno evidenziare come sia utile avere concordato tale iniziativa con le Amministrazioni locali, a fronte di reiterai episodi che ricordano ideologie di natura fascista. È del tutto evidente che la mia generazione ha commesso nel passato qualche errore in merito. È necessario quindi ripartire dalle scuole al fine di ricordare e nel contempo sensibilizzare i giovani per informarli di cosa è stato e cosa ha prodotto il ventennio dell’epoca fascista. Sull'accordo, un grazie alla sensibilità dimostrata dai Comuni che hanno sottoscritto il verbale che richiama principi, che ripeto, credevamo superati. Sarà nostra premura vigilare che quanto concordato venga rigorosamente rispettato in stretta collaborazione con le Amministrazioni comunali e, nel contempo, allargando tale iniziativa sull'intera Città Metropolitana”.




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