A
Borgonuovo, per i ragazzi dell'Istituto Comprensivo e per i genitori,
grande lezione di 'generosità del dolore', una straziante ed
efficace testimonianza di chi ha vissuto il dramma della perdita di
un giovanissimo figlio per droga e che ha reagito a tale lacerante
distacco proponendosi di raccontare al 'mondo' i pericoli che
nascondono le 'dipendenze' e il calvario vissuto, a chi è
potenzialmente esposto affinchè se ne ravveda in tempo ed eviti un
baratro esistenziale disumanizzante.
Protagonista
Gianpietro
Ghidini ( nella foto) che, alle scolaresche che lo hanno raggiunto al centro
sociale di Borgonuovo, ha raccontato come il pericolo si nasconda
dietro alla competitiva realtà sociale che viviamo che ha come
modello unico di affermazione 'il possesso e il successo' e a ciò
tutti sono indirizzati con conseguenti tensioni quando il percorso
per raggiungere quel fine si presenta difficile . Da qui la prima
sigaretta poiché chi la sperimenta vi trova un po' di calma” ha
raccontato Ghidini. “O il primo bicchiere di vino perchè un po'
rasserena, o il primo assaggio del 'fumo' o il primo tentativo di 'risolvere' con il gioco, affidandosi alla fortuna. Ma presto quella prima
prova consiglia altri assaggi e infine arriva la dipendenza e la
droga”. Ha chiesto ai suoi giovani interlocutori di 'fare la
rivoluzione', non quella con le armi, ma quella della presa di
coscienza della propria personalità per evitare così di diventare
schiavi di falsi miti e di 'padroni senza scrupoli'.
Gianpietro
Ghidini, ha fondato una associazione ' Ema Pesciolinorosso ',
dedicata a Emanuele, il figlio scomparso, e ha spiegato perchè
'pesciolino rosso'. Quando Emanuele era bambino gli fu regalato un
pesciolino rosso con il quale arricchì il suo acquario. Pochi giorni
dopo però il bambino si accorse che il pesciolino rosso stava male.
Era immobile nell'acqua. In acqua fresca si rianimò un attimo prima
di ricadere nell'immobilismo. Emanuele con l'aiuto del papà mise il
pesciolino in un sacchetto di acqua e lo portò nel fiume che correva
davanti alla loro casa e il pesciolino rosso in spazi aperti e
nell'acqua corrente si riprese. Della nuova presenza si era accorto
anche un uccello che partì dall'altra sponda, raccolse con il becco
il pesciolino rosso e lo ingoiò. Emanuele accorse disperato, ma
ormai il suo pesciolino era divenuto il pasto quotidiano di un altro
animale. L'accaduto colpì evidentemente molto Emanuele che, divenuto
ragazzo, dopo una notte trascorsa con amici più grandi di lui, in
cui il gruppo aveva consumato di tutto, dagli alcolici alle droghe,
frastornato dagli abusi aveva raggiunto il punto del fiume dove
aveva portato il suo pesciolino rosso e si era lasciato cadere in
acqua quasi alla ricerca del suo piccolissimo amico. Il suo corpo
venne trovato il giorno dopo poco più a valle . Guardava il cielo a
braccia aperte, ha detto Ghidini “ quasi attendesse un aiuto dal
papà”. Quell'aiuto il relatore non ha potuto darlo al figlio
quando era in vita e ora vuole aiutare tutti i figli altrui perchè
non si trovino in quelle disperate condizioni. I ragazzi hanno
ascoltato la 'lezione' con partecipazione e trasporto e hanno
applaudito e ringraziato a lungo il relatore.
L'incontro
di Borgonuovo è il suo 1.053esimo che svolge con le scolaresche di
tutta Italia.
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