Il luogo dell'incidente. Foto dei Carabinieri di Zola. |
Ha
un volto e un nome il pirata di Zola Predosa. A smascherarlo, i
frammenti di plastica della sua auto trovati sul luogo
dell'incidente. I Carabinieri di Zola Predosa e del Nucleo Operativo
Radiomobile di Borgo Panigale hanno infatti arrestato l'uomo che
sabato pomeriggio ha travolto e ucciso Lina Romagnoli. Si tratta di
un cinquantunenne italiano, residente a Zola Predosa che dovrà
rispondere di omicidio stradale, fuga del conducente e omissione
di soccorso.
L’automobilista,
dopo aver investito Lina Romagnoli, era tornato a casa e aveva
parcheggiato la sua Volkswagen Golf danneggiata all’altezza della
fiancata e del faro anteriore destro. In seguito, il cinquantunenne
si era recato presso un’officina del luogo per la riparazione
dell’auto, ma è stato scoperto dai Carabinieri.
I
militari, infatti, subito dopo l’incidente hanno passato setaccio
le immagini registrate dalle videocamere di sorveglianza installate
in zona, sentito diversi testimoni e controllato le carrozzerie della
zona. L’intervento dei Carabinieri della Sezione Investigazioni
Scientifiche del Comando Provinciale di Bologna ha consentito di
appurare che la parte danneggiata della Volkswagen Golf corrispondeva
con i frammenti di plastica sequestrati sul luogo dell’investimento.
Ai Carabinieri che gli si sono presentati a casa, il cinquantunenne,
in evidente stato di agitazione, prima ha tentato di attribuire la
colpa a terzi, poi ha ammesso le proprie responsabilità e su
disposizione della Procura della Repubblica di Bologna è stato messo
agli arresti domiciliari.
Dal Comando Provinciale Carabinieri Bologna
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