Il
Coordinamento Comitati Acqua Bene Comune Emilia Romagna scrive.
In
coerenza con la decisione assunta dal FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI
PER L'ACQUA, il Coordinamento dei
Comitati acqua bene comune Emilia Romagna
comunica formalmente la propria
adesione al comitato per il NO al referendum costituzionale del 4
dicembre 2016, e invita i singoli Comitati territoriali a fare
altrettanto.
Ravvisiamo
nel tentativo operato dal governo un massiccio stravolgimento della
Costituzione Italiana su materie eterogenee che cambia l'equilibrio
dei poteri indebolendo il parlamento e la democrazia rappresentativa
a vantaggio di governi resi forti solo in virtù di una legge
elettorale che affida tutto il potere a partiti minoritari nel paese.
Si
realizzerebbe così, anche sul piano formale delle regole, la pratica
dei governi che si sono succeduti dal 2011 ad oggi, che
-
hanno vanificato e smentito la grande
vittoria del pronunciamento popolare
sui referendum per l'acqua pubblica
del 2011;
-
hanno forzato la legislazione sociale sulle pensioni e devastato i
diritti dei lavoratori con la cancellazione dell'art.18 e con il
“JOBS ACT”;
-
hanno attaccato la scuola pubblica;
-
hanno minato con i tagli alla spesa il ruolo dei Comuni e della
sanità pubblica;
Si
indica la Costituzione repubblicana come la responsabile della
situazione di crisi, senza vedere che è l'asservimento delle
istituzioni al potere economico della finanza internazionale ed ai
mercati la vera causa del distacco fra l'azione di governo ed i
cittadini.
Invece
di affrontare i grandi problemi come la disoccupazione, le crescenti
diseguaglianze sociali, la crisi ambientale e climatica, la sicurezza
del territorio e la prevenzione sismica e il peggioramento del
patrimonio di salute dei cittadini, si ridimensiona la democrazia in
una prospettiva oligarchica.
Il
movimento per l'acqua pubblica in questi anni ha indicato proposte di
allargamento della democrazia a tutti i livelli della società, e ha
utilizzato gli istituti previsti dalla costituzione per fare valere
le proprie ragioni.
Per
questi motivi, siamo per il NO al Referendum costituzionale e ci
impegneremo da oggi al 4 dicembre ad informare e a discuterne con i
cittadini.
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