Giovedì
mattina, una pattuglia dei Carabinieri ha notato in una strada di
Zola Predosa due veicoli con a bordo alcuni soggetti il cui
comportamento risultava sospetto.
Non
potendo prevedere quale fosse la ragione dell’atteggiamento anomalo
di quelle persone e delle manovre dei due veicoli, si predisponeva un
dispositivo composto da pattuglie dei Carabinieri della Compagnia
Bologna Borgo Panigale, supportati da quelli del Nucleo Investigativo
e del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale di Bologna, che
decidevano di intervenire quando i veicoli si sono fermati a Monte
San Pietro.
Eseguita
una perquisizione personale e veicolare, all’interno di un’auto è
stata trovata una busta di cellophane con all'internoe una pistola
semi automatica calibro 7,65, perfettamente efficiente, dotata di
un caricatore con 9 cartucce, poi risultata rubata 17 anni fa in
provincia di Varese e 24 mazzette di banconote da 50 euro,
falsi grossolani poiché recanti la scritta “fac-simile” nascosta
dalla fascetta, per un totale di 96.000 euro.
Il
materiale rinvenuto è stato sequestrato, mentre i tre a bordo
dell’auto, due albanesi di 30 e 33 anni e un italiano di 58 anni,
gravati da precedenti di polizia per furto, falsi, truffa ed altro,
sono stati arrestati per concorso in ricettazione e detenzione e
porto abusivo di armi e tradotti nel carcere di Bologna.
Alla
Dozza è finito anche un terzo albanese di 38 anni, che viaggiava
sull’altra autovettura ma è risultato destinatario di un ordine di
carcerazione che l’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della
Repubblica, presso la Corte d’Appello di Firenze, aveva emesso nei
suoi confronti, dovendo espiare una pena di 1 anno, 4 mesi e 27
giorni di reclusione.
Sono
in corso indagini per appurare quali fossero le effettive intenzioni
dei malfattori, che non hanno dato alcuna informazione della ragione
della loro presenza in provincia di Bologna, essendo tutti
provenienti da province lombarde.
Dal
Comando Provinciale Carabinieri Bologna
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