Dall'Unione
dei Comuni dell'Appennino Bolognese.
Oggi,
sabato 3 settembre, alle 11, appuntamento a Gabbiano, frazione di
Monzuno, per l'inaugurazione del restauro della Fonte e del'antico
lavatoio del borgo, simbolo di un passato non troppo lontano in
cui erano le persone ad andare verso le sorgenti per attingere
l'acqua necessaria alle vita quotidiana. Dopo il ritrovo presso la
Chiesa di Gabbiano, i saluti del sindaco Marco Mastacchi e di
Giovanni Tamburini, presidente di Bonifica Renana, alle 11,30 è
previsto un momento di musica grazie ai canti popolari interpretati
dalla Corale Aurelio Marchi cui seguirà le presentazione
dell’opera e il taglio del nastro.
Il
restauro è stato eseguito e finanziato dalla Bonifica Renana che
nell'ultimo quinquennio ha realizzato numerosi interventi nel
territorio di Monzuno finalizzati a mettere in sicurezza idraulica
rii e e torrenti, stabilizzare versanti franosi, consolidare o
ripristinare la viabilità locale.
Tra
il 2012 ed oggi sono stati investiti a Monzuno 608 mila euro di cui
139 mila finanziati dalla Bonifica Renana. Tra le opere di
carattere idraulico vanno ricordate l'adeguamento idraulico del fosso
recettore della nuova rete fognaria a Montorio, il consolidamento con
difesa spondale della strada comunale presso il rio Maore e gli
interventi di manutenzione idraulica sul rio Casazza.
Tante
anche le opere di difesa idrogeologica realizzate: la messa in
sicurezza a Brento e a Monte Adone di scarpate minacciate da frane;
per la funzionalità del reticolo viario comunale il consolidamento
delle strade nelle località di Monterumici-Brento (bivio Badolo), S.
Nicolò, Gabbiano, Rabatta e San Rocco. Senza contare le opere
idrogeologiche di ripristino lungo le viabilità comunali in località
Casarola, Ca' di Mazza e in via Monte Adone.
Il
Consorzio sta inoltre progettando l'intervento di risanamento della
frana della Gardelletta, per un importo di 215.000 euro a carico del
Comune di Monzuno.
“Siamo
soddisfatti della collaborazione con la Bonifica Renana
– ha commentato il sindaco di Monzuno Marco
Mastacchi
– da
quando è stato possibile a questo ente interessarsi di un territorio
fragile come quello della montagna, abbiamo attivato un percorso di
collaborazione i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti.”
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