venerdì 22 luglio 2016

Lama di Reno: L'Anpi, e non solo, si mobilita e chiama a raccolta .

L'ANPI si mobilita contro la manifestazione di lunedì a Lama di Reno e annuncia un presidio lo stesso giorno alle 18.30 in piazza Sonnino a Lama di Reno.

Scrive infatti Manuel Mesoraca dell'Anpi Marzabotto:
 
Lunedì 25 Luglio è prevista manifestazione indetta da 'Appennino Tricolore' che ha visto l'immediata adesione di Forza Nuova.
Non ci stupiamo di questo, ci stupiamo piuttosto dell'improvvisa scomparsa dalla pagina FB del sedicente gruppo di ogni riferimento telefonico. Forse il fatto che questi riferimenti fossero identici a quelli della pagina FB di Forza Nuova - come avevamo sottolineato - poteva sorprendere qualcuno.
Noi non siamo affatto stupiti. Sappiamo che i fascisti possono cambiare la forma ma la sostanza rimane identica.
Ci piacerebbe conoscere l'opinione di quei politici locali (di Marzabotto e non solo) che hanno condiviso le tesi di 'Appennino Tricolore'. A tal proposito abbiamo inviato mail al Sindaco ed a tutti i Capogruppo del consiglio comunale di Marzabotto.

Lunedì saremo presenti con un presidio presso Piazza Sonnino a Lama di Reno e chiediamo a tutti cittadini, cittadine, antifascisti ed antifasciste di Marzabotto di essere con noi.

Il 25 Luglio 1943 cadeva il fascismo in Italia e oggi più che mai occorre tenere saldi i valori su cui si fonda il nostro vivere civile. Altrimenti rischiamo il baratro della barbarie. 
Oggi come ieri: NON UN PASSO INDIETRO!

La Mail citata: 

 

Il segretario dell'ANPI Sasso Marconi ha inviato:
L'ANPI Sasso Marconi, al quale si associa all'ANPI di Marzabotto, condanna le iniziative intraprese dal gruppo 'Appennino Tricolore' a Lama di Reno di Marzabotto e comunica :

In seguito al post pubblicato sulla pagina facebook 'Appennino Tricolore' e condiviso dalla pagina Facebook 'Forza Nuova Bologna' in merito all'apertura di un centro per la formazione professionale di 18 richiedenti asilo presso Lama di Reno da parte della cooperativa Lai-momo e all'annuncio di una manifestazione prevista lunedì 25 luglio indetta da 'Appennino Tricolore' contro l'apertura del centro, l'ANPI di Sasso Marconi esprime solidarietà alla cooperativa Laimomo nonché agli stessi richiedenti asilo, all'Amministrazione Comunale di Marzabotto e ai cittadini democratici. Condanniamo queste espressioni razziste e neofasciste e ci associamo all'ANPI di Marzabotto nell'esprimere il nostro sdegno nei confronti di queste azioni vili e ipocrite. L'emergere di questi rigurgiti razzisti sottolinea la necessità dell'ANPI di rimanere vigile sentinella del tessuto connettivo della nostra società. Per cui l'iniziativa Pastasciutta Antifascista che lunedì 25 luglio organizziamo, presso il Borgo di Colle Ameno, insieme alle sezioni ANPI di Marzabotto, Casalecchio e Monzuno sul tema dell'accoglienza sul territorio bolognese si dimostra essere oltremodo attuale. Inoltre invitiamo la cittadinanza a partecipare al presidio antifascista organizzato dall'ANPI di Marzabotto in data 25 luglio presso piazza Sonnino, Lama di Reno, alle ore 18.30.

Valentina Cuppi Buongiorno, vicesindaco di Marzabotto, ha mandato un comunicato congiunto del Comune di Marzabotto, del Comitato Regionale per le Onoranze ai Caduti di Marzabotto, dell'Associazione Familiari delle vittime degli Eccidi di Grizzana Morandi- Marzabotto – Monzuno e della Scuola di Pace di Monte Sole in merito alla manifestazione, che riportiamo:


Marzabotto è simbolo di Pace, difesa dei diritti umani e legalità. Marzabotto è simbolo dell'Antifascismo.
Il 25 luglio è l’anniversario della caduta del Fascismo. A Marzabotto il nazifascismo ha compiuto il 'più vile sterminio di popolo' nell’Europa occidentale. Riteniamo vergognosa la manifestazione indetta da Appennino Tricolore proprio in questa data. Appennino tricolore si presenta come un innocuo 'gruppo di cittadini', mentre sui volantini e nei comunicati stampa diffusi nei giorni scorsi compare il contatto del coordinatore di Forza Nuova Bologna. Dopo la diffusione del comunicato stampa dell'Anpi di Marzabotto, tutti i riferimenti telefonici su questi stessi volantini e comunicati diffusi on line sono scomparsi. Un tentativo di nascondere la vera natura della manifestazione. Forza Nuova è un movimento che promuove l'abolizione delle leggi Scelba e Mancino, leggi che hanno reso reato l'apologia di fascismo e slogan, gesti, azioni che rimandano al nazifascismo e istigano all'odio razziale, etnico, religioso.
L’accoglienza di persone che scappano dalla guerra e da paesi nei quali vengono violati i diritti umani è per tutti noi un dovere umanamente imprescindibile. Da parte degli organizzatori della protesta c’è un accanimento nei confronti di persone che andrebbero tutelate, al grido di “prima gli italiani”, diffondendo paura tra la popolazione e facendo leva sulle difficoltà economiche dei cittadini al fine di fomentare una “guerra fra poveri”. Per noi tutto questo è istigazione all’odio razziale, che costituisce - appunto - reato.
Aderiamo al Presidio indetto dall’Anpi di Marzabotto lunedì 25 luglio a Lama di Reno in piazza Sonnino e, come sempre, siamo disponibili al dialogo per ascoltare le esigenze di chiunque si trovi in una situazione di bisogno.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

dovrebbero vietare le contro manifestazioni.

Anonimo ha detto...

é la loro democrazia...cìè una manifestazione che non è di sinistra? bene subito contromanifestazione.

Anonimo ha detto...

Io sono di sinistra, non andrei mai alla manifestazione di FN, ma neanche alla contromanifestazione dei "sostituzionisti", perchè sono un operaio che viene sepolto da sottoproletari, importati a forza da paesi extra per costruire un conflitto tra poveri lavoratori, ed abbattere i miei diritti di lavoratore, per la felicità dei padroni, con l'appoggio cieco di chi una volta era di sinistra.

Anonimo ha detto...

Anch'io penso che tutta questa " accoglienza" da buoni samaritani verso i migranti (che hanno poca voglia di lavorare) sia un fatto speculativo: le aziende locali li assumeranno con costi dimezzati, verranno sottoposti a caporalato (esiste anche qua, non solo nel Sud) e i residenti dei paesi dell'Appennino emiliano si vedranno aumentare le tasse per pagare i servizi dati a questi emigrati: luce, acqua, gas, immondizia ecc. e si troveranno le strade piene di ogni schifezza peggio che Roma o Napoli, perchè a questi poveri emigrati non importa un fico secco della differenziata e del vivere civile, perchè civili NON sono!

Anonimo ha detto...

In effetti i fronti di combattimento sono tre:lottare contro i padroni che utilizzano gli stranieri per aumentare lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo, lottare contro gli immigrati che si adattano ad uno sfruttamento esasperato, a tal punto da impedire la loro sussistenza sul "luogo", incapaci di costruire una unione con i lavoratori stanziali, autoctoni perchè non prevista dalla loro cultura e religione, lottare contro chi lavora ricevendo denaro a palate per favorire la sostituzione di lavoratori con "diritti", con altri senza diritti, senza casa, senza vestiti, senza scarpe. IN PRATICA SERVIREBBE UNA DIVERSA MANIFESTAZIONE: CONTRO LE AMMINSTRAZIONI CHE IMPORTANO LAVORATORIDI SERIE "C" (FRANCHI), CONTRO I DESTRI DI FN, CONTRO LE MULTINAZIONALI CHE CON IL RICATTO OCCUPAZIONALE RICATTANO TUTTO E TUTTI DISTRUGGENDO I DIRITTI PER CUI I NOSTRI PADRI HANNO LOTTATO E VINTO.

Anonimo ha detto...

** siamo disponibili al dialogo per ascoltare le esigenze di chiunque si trovi in una situazione di bisogno. **

Ci sono 4.600.000 italiani in condizione di povertà assoluta, ce ne sono altri 5.000.000 di italiani poveri che sopravvivono in bilico verso il gradino più basso, questo in italia, il paese con i sindacati più forti e le sinistre più forti.
Ci sono il 40% di giovani italiani disoccupati, più una quota altissima di italiani adulti e voi fate il polo formativo per gli immigrati.
A proposito, questi 18 immigrati avranno dei documenti, buoni o fasulli che siano, suppongo che voi abbiate contattato le Ambasciate dei loro Paesi di appartenenza per reclamare i costi del loro mantenimento e di gestione della scuola.
O no? Non mi dite che stanno pagando i dieci milioni di italiani poveri di cui sopra?