Domani,
venerdì 6 novembre, alle 20.45, presso la Casa
per la Pace di
Casalecchio di Reno, si terrà un incontro con Alfonso
Navarra, sul tema, arsenali nucleari
tra minaccia e iniziative per il disarmo. .
Appuntamento
successivo venerdì 20 novembre, sempre alle ore
20.45, per l'incontro con Valerio Morellato che
con la sua impresa attenta all'etica ha detto no a una
commessa militare.
Il
rischio di conflitto nucleare, che ha segnato tutta la seconda
metà del XX secolo, è davvero terminato con la fine della Guerra
Fredda nel 1989?
Secondo
Navarra le tensioni internazionali crescenti possono generare una
detonazione atomica, anche "per incidente, per caso e/o per
errore". Dalla necessità di scongiurare un incubo che ci ha
tormentato per decenni sorge il dovere di un impegno al disarmo
nucleare immediato, che la Campagna OSM-DPN promuove dal basso ma
che non manca di appoggi istituzionali: nell'incontro sarà descritta
ad esempio la "Solenne Promessa" adottata nel
dicembre 2014, in occasione della Conferenza di Vienna sull'impatto
umanitario delle armi nucleari, per "colmare il vuoto
giuridico fino a realizzare la proibizione e l’eliminazione delle
armi nucleari", che ha visto finora l'adesione intorno alla
capofila Austria di 121 Paesi, tra cui Brasile, Messico e
Sudafrica ma non l'Italia, e che sarà oggetto di confronto con
l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
L'appuntamento
di venerdì 20 novembre alle 20.45, per l'incontro con
Valerio Morellato, ingegnere e imprenditore poco più che
trentenne titolare della Morellato Termotecnica di Ghezzano
(Pisa), che si occupa di climatizzazione e risparmio energetico,
e che ha scelto di dire no a una commessa bellica, pur
in un contesto di crisi economica generale e di settore, per
preservare l'etica aziendale testimoniata dall'adesione al DES –
Distretto di Economia Solidale "Altro Tirreno".
Nell'estate
2012, alla Morellato arriva una proposta di commessa da 30.000 Euro
da un'azienda del gruppo Finmeccanica, la WAAS (Whitehead Alenia
Sistemi Subacquei), che può essere una boccata d'ossigeno per le
casse dell'azienda in difficoltà; ma WAAS produce siluri, e tra i
lavori richiesti alla Morellato c'è il sistema di refrigerazione per
una vasca piuttosto capiente da usare per ricerca militare. Morellato
incontra gli operai per parlarne e decidere insieme, e di fronte
a una scelta difficile i lavoratori si dividono, ma alla fine arriva
a maggioranza la decisione di rifiutare la commessa: una
decisione coraggiosa, compiuta nel tentativo di conciliare
competitività aziendale ed etica del lavoro, che Morellato
descriverà nelle sue difficoltà e nei suoi effetti successivi.
I
due incontri di novembre aprono il ciclo "Armi e Armamenti",
con cui il Gruppo Nonviolenza di Percorsi di Pace
intende approfondire il tema della produzione e del
commercio di armamenti prendendo spunto dall'invito a "Non
fabbricare armi, non vendere armi" rivolto più volte al mondo
da Papa Francesco. Il collegamento tra industria bellica da un
lato e conflitti e violenza terroristica dall'altro sarà oggetto di
riflessioni, con incontri anche nei prossimi mesi, sul piano tanto
delle politiche delle nazioni e delle imprese quanto delle
scelte individuali che possono essere adottate per promuovere
il disarmo.
Ingresso
libero a entrambi gli incontri
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