La fortunata riscoperta di uno scatolone, durante le
periodiche sistemazioni dell’immenso materiale che il monzunese Emilio Veggetti
raccoglie, porterà senz’altro a una interessante e curiosa mostra sugli avvenimenti che hanno caratterizzato la
vita di Monzuno degli ultimi decenni.
Emilio, appassionato ricercatore e divulgatore della storia recente e remota del nostro Appennino, è anche un attento collezionista di tutto ciò che può testimoniare l’essenza di queste terre, dai fossili, alle immagini, agli scritti che le riguardano, e in uno scatolone ha recentemente ritrovato un enorme numero di manifesti, brochures, volantini che sono stati distribuiti nei vari locali pubblici della zona per pubblicizzare feste, mostre e inaugurazioni, avvenimenti che ormai avevamo dimenticato ma la cui pubblicità ci fa tornare alla memoria: viva testimonianza di momenti festosi o tristi di un passato non ancora poi tanto lontano.
Ci sono tutti gli annunci della trentennale Festa di
San Luigi che anima Monzuno ogni agosto e richiama tanti visitatori anche da
altri paesi: curioso rileggere i menù, i giochi, le celebrazioni, i nomi dei
priori e, non ultimi, gli sponsor (negozi, artigiani, servizi) molti dei quali
hanno chiuso l’attività.
Ci sono i manifesti e i volantini dei concerti della
Banda di Monzuno che tanto lustro ha dato in passato ed è ancora più attiva che
mai, grazie all’ impulso dei giovani che numerosi si avvicinano a questa bella
istituzione.
C’è l’annuncio dell’inaugurazione della Baita degli Alpini e di quella della sede dei
Vigili del Fuoco, una organizzazione i cui volontari tanto hanno dato ai luoghi
loro affidati in termini di sicurezza,
di capacità e anche di sacrificio. Va ricordato il pompiere monzunese
che morì per salvare dal fuoco una
palazzina.
E poi ci sono le locandine delle edicole che richiamavano le notizie riguardanti Monzuno, pubblicate sui giornali.
Ermanno Pavesi |
Quanti ricordi riaffiorano a scorrere tutto questo
materiale che Veggetti sta pazientemente riordinando e trasferendo su grandi
pannelli per essere esposti! Anche su suggerimento dell’assessore alla cultura
Ermanno Pavesi, che ha avuto l’idea appena ha visto tutta questa documentazione, sarà infatti organizzata una
mostra che avrà luogo con ogni probabilità durante le giornate dedicate alla
festa di San Luigi.
“Si tratta dell’impronta della storia semplice di un
paese vivace,” ha detto Pavesi. “Un sentiero della storia più ampia
dell’Appennino bolognese, una grande strada per la storia di Monzuno.”
Siamo veramente curiosi di vederla per apprezzarla
interamente e in tutti i particolari.
RispondiEliminaMONZUNO VA BENISSIMO PARLARE DI CULTURA che aiuta a raggiungere benessere psico fisico ma c'è qualcosa' altro che aiuta al raggiungimento permanente del benessere psico fisico.......L'ACQUA.....ciò che manca nel FIUME SETTA ed in particolarmodo a tutti i residenti del comune in oggetto......I comuni limitrofi al fiume setta, speculano da anni anche su questo povero fiume nei mesi d' estate, unica attrattiva del turismo povero, d' estate l'acqua viene rubata e speculata con indifferenza totale da parte dell'amministrazione locale.