Il 'ponte nuovo' visto da sotto. |
Si apprendono alcuni particolari dell’intervento
provvidenziale dei Carabinieri di Sasso Marconi per il tentato suicidio di ieri
sera, avvenuto sul ‘ponte nuovo’ .
Il protagonista è un quarantenne bolognese che aveva
deciso di farla finita e aveva scelto, come è avvenuto per molti altri suicidi,
il ponte sul Reno che si trova in prossimità della Rupe e che, data la notevole
altezza dell’ardita struttura, garantisce purtroppo la riuscita del tentativo.
Chi si butta dal centro del ponte ha un salto di oltre 20 metri, un palazzo di
sette piani.
Un passante, ieri pomeriggio intorno alle 19, resosi
conto dell’intenzione dell’uomo che si trovava fermo davanti al parapetto e guardava
fisso il fiume sotto di sé, ha chiamato il 112 e immediatamente la centrale operativa dei Carabinieri ha
inviato sul posto i militari della caserma di Sasso Marconi.
Questi , con grande tempestività si sono precipitati
sul luogo, che fortunatamente dista poche centinaia di metri dalla caserma .
hanno individuato l’uomo che stava tentando di scavalcare e il parapetto e lo
hanno afferrato proprio all’ultimo momento.
La dinamica del salvataggio è emozionante: al
sopraggiungere sul ponte, la pattuglia ha visto l’uomo che aveva già il busto
proteso nel vuoto con la testa all’in giù; i militari lo hanno chiamato e
quando lui istintivamente si è girato, uno gli ha afferrato una mano e mentre
lo teneva fermo, l’altro ha saltato il guard rail di protezione che delimita il
marciapiede dalla carreggiata e lo ha letteralmente placcato. Quando il
quarantenne è stato ritenuto al sicuro, è iniziato un delicato colloquio, nel
quale è stata coinvolta la madre, raggiunta telefonicamente. Infine, dopo aver
calmato lo stato di agitazione dell’aspirante suicida, il 118 lo ha trasferito,
con codice 1, al Maggiore dove ha ricevuto le attenzioni mediche e psicologiche
opportune.
All’origine del gesto vi sarebbe una forte
depressione di cui soffre da un anno e mezzo e per la quale è cura.
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