“ Sono tedesco e figlio di un soldato della Wehrmacht che ha seminato terrore in tutta Europa. Oggi il figlio di quel soldato è qui , accolto come amico e può parlare con voi. Questa è l’Europa”.
L’affermazione del presidente del parlamento europeo MARTIN SCHULZ, a Marzabotto in occasione di una sua visita in Italia, ha suscitato la simpatia e consolidato la stima dei numerosi marzabottesi presenti.
“ I tedeschi di oggi non hanno responsabilità per ciò che hanno fatto quelli di ieri. Hanno però la responsabilità di mantenere il ricordo di ciò che è avvenuto perché questi crimini non vengano dimenticati”, ha poi aggiunto riferendosi alle vittime di Monte Sole. “E’ comunque sempre difficile per me risentire che una divisione della Wehrmacht ha ucciso 800 persone inermi, lanciando bombe a mano e incendiando chiese. Marzabotto è un simbolo delle atrocità tedesche , ma anche un simbolo del perdono e del futuro. La riconciliazione è un grande regalo che abbiamo ricevuto dai fondatori dell’Europa Unita e che dobbiamo mantenere ”.
E’ stata veramente una visita graditissima per i marzabottesi quella del presidente . Ad accogliere l’illustre personaggio sono stati in moltissimi, in rappresentanza di tutte le istituzioni, politiche e militari e il sindaco Romano Franchi nel porgergli il benvenuto ha detto: “La sua presenza qui testimonia la sua sensibilità per Marzabotto. Che lei nella sua prima uscita abbia voluto essere dove è stato consumato il più vile degli stermini dell’ultima guerra ci conforta. Noi crediamo in una Europa unita che accanto all’equilibrio di bilancio sappia affiancare anche la solidarietà”.
Prima del presidente erano intervenuti fra gli altri, Francesco Pirini, uno dei sopravvissuti di Monte Sole che, diciassettenne all’epoca dell’eccidio, ebbe la sventura di vedere trucidati, nascosto da una siepe, ben 14 famigliari. “ Dopo aver tanto sofferto, io li ho perdonati tutti”, ha detto guardando diritto il presidente SCHULZ, quasi a ritrovare in quella sua affermazione serenità e sollievo. E' seguito un lungo abbraccio.
Fra i protagonisti dell’incontro , gli studenti della scuola Media che hanno raccontato di essere da tempo gemellati con una scuola tedesca e di avere avviato con i coetanei di quella scuola molte attività . In perfetto inglese hanno poi letto diversi messaggi e hanno dato appuntamento al presidente a Strasburgo, in occasione di una loro visita in Germania. Il presidente ha accolto molto piacevolmente l’invito e, sfoderando un italiano che all’inizio del suo discorso era parso incerto ed è poi divenuto più fluente, ha concluso il suo intervento ringraziando Pirini e gli studenti e snocciolando un promettente ‘arrivederci a Strasburgo.
Tutta la cerimonia è stata caratterizzata dai canti della Corale del Reno diretta dal Maestro Raoul Ostorero.
La visita del Presidente è poi proseguita con la deposizione di una corona al Sacrario delle vittime e con la visita a San Martino di Monte Sole dove recentemente sono stati recuperati i resti di una delle chiese distrutte dal passaggio della guerra.
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