“Serve uno scatto in avanti. Esorto a non perdere tempo e chiedo quindi la convocazione di un Consiglio Comunale straordinario in agosto in cui in sindaco Stefano Mazzetti riferisca in modo esauriente e trasparente della situazione Kemet. Le parole non bastano, servono fatti. E’ pericoloso aspettare settembre” . E’ il testo del breve comunicato con cui il consigliere comunale di Sasso Marconi Pietro Fortuzzi sollecita l’amministrazione comunale ad affrontare con decisione la ‘crisi Kemet’. L’azienda, che produce condensatori e macchine automatiche per l’industria informatica, ha annunciato l’intenzione di trasferire in Macedonia alcune lavorazioni eseguite negli stabilimenti bolognesi e la conseguente riduzione dell’organico a Sasso Marconi al di sotto delle cinquecento unità. La protesta dei lavoratori è già in atto con una serie di scioperi con blocco delle lavorazioni di 15 minuti, attuato più volte nella giornata.
Il sindaco Mazzetti, dopo aver sottolineato che il Consiglio comunale è stato direttamente informato della ‘vicenda Kemet’ durante l’ultima seduta consigliare e cioè dei risultati dell’incontro ‘al tavolo di crisi’ in Regione Emilia-Romagna, ha ricordato a Fortuzzi: “Ho concordato una riunione con i capigruppo per il 25 di agosto per decidere un percorso da condividere con gli Enti locali, le parti sociali e i lavoratori del gruppo Kemet. Abbiamo inoltre proposto una seduta ‘aperta’ del Consiglio Comunale su questi temi per il 5 settembre per dare la possibilità a tutti i soggetti interessati di partecipare ai lavori. Rassicuro dunque il consigliere Fortuzzi che il Comune di Sasso Marconi non va in ferie, che ci sta particolarmente a cuore la situazione del lavoratori e che stiamo concretamente lavorando affinché i posti di lavoro vengano tutelati e conservati affinchè i lavoratori possano andare in ferie sereni, sapendo che potranno andarci da ‘occupati’ anche nei prossimi anni”.
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