Identificate la quinta e
la sesta vittima della strage di Suviana: Paolo Casiraghi,
59 anni, di Milano.
Era un tecnico della Abb. Una vita
trascorsa nella zona nord di Milano, fra Niguarda e Bicocca, una passione per
l'Inter, una vita fatta di viaggi per lavoro. Il suo corpo è stato recuperato
questa mattina insieme a quello di un altro lavoratore, il padovano Adriano
Scandellari. In serata, poi, è stato individuato il corpo di Alessandro
D'Andrea, 37enne originario del Pisano.
Si cerca ancora Vincenzo Garzillo,
68 anni di Napoli.
La quarta vittima identificata è Adriano
Scandellari, 57 anni, nato a Padova e residente a Ponte San Nicolò (Padova),
lavoratore specializzato di Enel Green Power nella funzione di O&M Hydro.
Era stato insignito da poco con la stella al merito per il lavoro dal capo
dello Stato, Sergio Mattarella. La moglie è a Bargi.
La vittima più giovane si chiamava Vincenzo Franchina, 36 anni, ed era
originario di Sinagra, un piccolo comune del Messinese che si è stretto nel
dolore attorno a una famiglia molto riservata. Era padre da appena tre mesi e
con sua moglie, una infermiera del Gaslini, viveva a Genova. Da poco avevano
celebrato il primo anniversario di nozze. Lo conosceva bene il sindaco di
Sinagra, Antonino Musca, che ha sposato Vincenzo ed Enza a gennaio scorso.
"Una persona educata, schiva, di poche parole, gentilissimo e soprattutto
un grande lavoratore", dice il sindaco. La famiglia, e tutto il paese sono
distrutti. "Vincenzo frequentava da ragazzo la scuola dove insegnavo
all'epoca, ogni tanto gli davo anche un passaggio a casa. Una persona di rara
gentilezza come tutta la sua famiglia".
Era invece nonno Mario Pisani, 73
anni, il più anziano dei tre. Originario del Tarantino, di San Marzano di San
Giuseppe. Era un ex dipendente Enel e ora, probabilmente, era impegnato come
consulente con la sua esperienza di esperto di impiantistica. Lascia la moglie,
tre figli e cinque nipoti, da qualche anno risiedeva in un Comune del nord.
"Aveva gestito una ditta che realizzava impianti in strutture di una certa
rilevanza come inceneritori, svolgendo lavori anche per enti pubblici", dice
di lui il sindaco Francesco Leo. Era "inserito nel tessuto sociale del
paese ed era molto attivo anche nel settore dello sport". A San Marzano
abita ancora la figlia Valentina, madre di tre ragazzi. "Non riesce ancora
a capacitarsi di quanto accaduto".
Pavel Petronel Tanase aveva
45 anni, era originario della Romania e dal 2000 risiedeva a Settimo Torinese.
Sposato e con due gemelli che frequentano la scuola media. Lavorava per una
ditta esterna negli impianti della centrale di Bargi, dove ieri era previsto un
collaudo. La sindaca Elena Piastra si è messa a disposizione della moglie
"per valutare ogni cosa di cui potrà avere bisogno". (ANSA)
Nessun commento:
Posta un commento