La
mostra, pensata e organizzata nel febbraio 2020, è stata poi sospesa
e trasformata in una esposizione virtuale. Adesso le opere sono
finalmente visibili al pubblico nel rispetto delle norme anti-Covid
19
Malossini - Kano |
di
Carmine Caputo
Aprirà
i battenti oggi, sabato 4 luglio, alle 17, la mostra “Anti Virus –
prodotto in Bologna” a cura di Sandro Malossini di Felsina
Factory, organizzata
in collaborazione con il Comune di Monzuno. Non è prevista una vera
e propria inaugurazione per rispetto delle norme di prevenzione
sanitaria, ma già il fatto di poter mostrare al pubblico le opere di
una trentina artisti è motivo di soddisfazione per gli
organizzatori. L'esposizione è ospitata dalla biblioteca Mario Marri
di Monzuno che si trova esattamente sul percorso della Via degli Dei,
tanto trafficata in questi giorni estivi.
«La
mostra si chiama anti virus prodotto in Bologna non a caso, e il
sottotitolo potrebbe essere l'arte come medicina, medicina dello
spirito, del sentimento. Abbiamo raccolto artisti che attraverso le
loro opere ci trasmettono un messaggio di speranza per un mondo
migliore, per un mondo diverso» spiega Sandro Malossini.
La
mostra è stata pensata e organizzata nel febbraio 2020, con
l'obiettivo di inaugurarla a inizio marzo quando
ancora si parlava di Covid-19 come di un pericolo imminente, ma senza
averne ancora una precisa conoscenza ed una visione di quello che
sarebbe stato, e del cambiamento che avrebbe portato nella vita di
tutti. Come spiega il
curatore, non c'è stato purtroppo nessun antivirus miracoloso
a sanare ogni infezione e farci rimanere immuni da restrizioni e
pericoli. A quel punto la cultura, e l'arte visiva in particolare
hanno fornito uno spiraglio di luce, un desiderio di serenità, un
sogno di evasione, da raccogliere attorno all'aggettivo “Anti
virus”. Alcune delle opere sono state pensate espressamente
seguendo il tema del virus, altre invece nascono in altri contesti.
A
fronte del susseguirsi degli eventi e delle restrizioni necessarie a
contrastare la pandemia, è nata una pagina Facebook che ogni giorno
ha presentato un'opera ed una foto del suo autore accompagnate da un
breve scritto. La mostra è così diventata virtuale, tutte le opere
sono state pubblicate dal 24 marzo al 21 aprile. La partecipazione
alla mostra è stata sorprendente, con una media di 800
visualizzazioni giornaliere per post e con picchi fino a 1450, è
diventata giorno dopo giorno un appuntamento che ha raccolto
numerosissimi commenti e “mi piace”. «L’esperimento di una
mostra virtuale su Facebook è stato un successo» spiega il
vicesindaco di Monzuno Ermanno Pavesi «ma siamo contenti
che dal virtuale si torni al reale, è bello offrire al pubblico la
possibilità di apprezzare queste opere d’arte
di persona».
Sarà
possibile visitare la mostra dal 4 luglio al al 29 agosto, con
l'accesso consentito a dieci persone per volta, il sabato dalle 9
alle 12 e la domenica dalle 10 alle 12. È però possibile prenotare
una visita anche in altri orari chiamando il numero 338 5055363.
L’ingresso è gratuito.
Saranno
esposte le opere di Marco Ara, Philippa Armstrong, Adriano
Avanzolini, Lidia Bagnoli, Maurizio Bottarelli, Mario Cancelli, Luigi
Capizzi, Mirta Carroli, Paolo G. Conti, Roberto Costa, Bruno De
Angelis, Daniele Degli Angeli, Alfonso Frasnedi, Aldo Galgano,
Vittorio Guarnieri, Tatsunori Kano, Gabriele Lamberti, Mauro
Mazzali, Nanni Menetti, Maurizio Montanari, Maurizio Osti, Gianni
Pedullà, Gian Paolo Roffi, Leonardo Santoli, Stefano Teglia, Fabio
Torre, Irene Zangheri, Giorgio Zucchini .
Nessun commento:
Posta un commento