Su richiesta
di un lettore si pubblica questo articolo di Vittorio Feltri che contiene molti
spunti su cui riflettere.
Vittorio Feltri:
"Politica disgustosa, non voterà più nessuno"
Basta
sfogliare i giornali nazionali e anche quelli provinciali per rendersi conto di
quanto il nostro povero Paese sia nelle mani di gentarella
sprovveduta e inabile al lavoro serio. Negli Stati Uniti i democratici
brigano per sgambettare Donald Trump e sloggiarlo dalla Casa Bianca. Gli
stanno preparando a fuoco mica tanto lento il cosiddetto impeachment,
cioè lo sfratto. Roba grossa. In Inghilterra la May - sfigata la
sua parte - è alle prese con le elezioni anticipate e la poltrona di premier le
trema sotto i glutei. Si teme che la Brexit rischi di fare macchina
indietro. L'avversario laburista di Theresa, Corbyn, è un signor nessuno
eppure minaccia di scaricarla. Sarà difficile, però non si sa mai.
Non sempre
il vento popolare tira dalla parte giusta. A volte solleva la gonna e
predispone chi la indossa alla fregatura. In Iran i musulmani più
feroci si accoppano fra loro. Speriamo continuino su questa strada. Bruxelles
tiene saldamente in pugno il nodoso bastone del comando e ci accarezza le
spalle. Insiste: vuole che aumentiamo l'Iva allo scopo di ammazzare i nostri
consumi. Inoltre preme affinché si reintroducano tasse sulla casa onde impedire
che il mercato immobiliare torni ad essere florido. Insomma, sul palcoscenico
mondiale lo spettacolo è gestito da tutti tranne che da noi, bravi ad
accontentarci di curare l' avanspettacolo.
Lasciamo ad
altri le questioni importanti per occuparci con tenacia, e senza successo, di
faccende irrilevanti, non di secondo piano, bensì di infimo
livello. Mi riferisco alla scemenza della legge elettorale sul
banco da una dozzina di anni. Negli ultimi giorni pareva - pareva - che
finalmente i partiti avessero raggiunto un accordo pur pasticciato, per
adottare un sistema di voto similtedesco. Campa cavallo.
Quando si è
trattato di discuterne in aula e di approvare le novelle regole, i patti sono
andati in vacca. Servono aggiustamenti. Quali? Non ne abbiamo idea e non
ne hanno mezza nemmeno onorevoli e senatori. Cosicché chi pensava di andare
alle urne in autunno si rassegni: non ci andremo. Manca il tempo per
elaborare una normativa che soddisfi tutti. Arriva l'estate, la Casta dei gonzi
va in vacanza, le Camere chiudono per ferie e non c'è scampo. Ci tocca ancora
una volta prendere atto che l'Italia è un'operetta incompiuta dalla
quale non è il caso di aspettarsi qualcosa di decente.
Intanto
siamo nel marasma senile di una Repubblica invecchiata senza mai essere stata
giovane e brillante. Vivacchia, va indietro per forza di inerzia,
pretende di darsi un leader nerboruto e quando ce l'ha lo distrugge.
Craxi lo hanno condannato e costretto a fuggire nel vicino Oriente, Andreotti
è stato massacrato per un decennio in Corte d' assise e assolto allorché aveva
già un piede nella fossa, Berlusconi mandato ai servizi sociali e, ora,
Renzi, mandato affanculo. Pochi piangono e molti esultano. Avranno
le loro cattive ragioni.
Il fatto
conclusivo però è che siamo in balìa di quattro idioti i quali ambiscono
a menare il torrone che sono capaci di menare solo al contrario rispetto agli
interessi generali. Anziché mettere la croce sulla scheda elettorale siamo
obbligati a metterla sulle aspettative dei cittadini. La sensazione è che non
voterà più nessuno, il popolo è disgustato.
di Vittorio
Feltri
2 commenti:
Renzi, sulla legge elettorale è stato fregato, come? Ecco un’ipotesi su YouTube.
La votazione alla Camera
Non vorrei sbagliare ma mi sa che, anni fa, questo Onorevole venne anche a Sasso a predicare austerità al popolo.
Morale della favola, i parlamentari sono contenti, hanno salvato stipendio e vitalizio, ed i sassesi sono ancor più contenti: non votano quest'anno ed in più possono vantare l'onorevole legalità di ospitare tanti autovelox a bordo strada.
Il guaio è che questi quattro idioti che menano il torrone escono dal tessuto sociale italiano, dalla sottocultura, dalla mancanza di ideali, di valori, di bandiera che non sia quella della propria squadra di calcio. " Ogni popolo ha il governo che si merita" disse Aleksandr Solzenicyn , e gli italiani hanno questo.
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