venerdì 24 luglio 2015

Casalecchio di Reno. Sottoposti agli arresti domiciliari continuano a spacciare: due persone arrestate dai Carabinieri grazie alle segnalazioni dei cittadini.




Per due spacciatori gli arresti domiciliari non erano un impedimento allo smercio di droga, anzi davano la certezza ai ‘clienti’ di trovarli sempre ‘dietro al bancone’. Ma come sempre qualcosa va storto.
I Carabinieri di Casalecchio di Reno hanno arrestato un 24enne tunisino e una 33enne italiana per spaccio e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. L’attività si è svolta ieri pomeriggio, durante un blitz antidroga resosi necessario a seguito degli sviluppi di un’attività info-investigativa che i militari avevano recentemente avviato sulla base di alcune segnalazioni dei cittadini di Casalecchio di Reno preoccupati per la presenza di persone sospette nei pressi di un palazzo situato in via Porrettana. La notizia è stata confermata ieri pomeriggio, quando una pattuglia di Carabinieri che si trovava davanti all’edificio per monitorare la situazione ha fermato un bolognese sulla quarantina che stava uscendo dall’androne condominiale con tre dosi di eroina (1,6 grammi totali) nascoste nel portafogli. La sostanza è stata sequestrata e il soggetto, tossicodipendente da anni, è stato segnalato alla Prefettura per uso di sostanze stupefacenti. Gli inquirenti, consapevoli che all’ultimo piano dell’edificio vi abitavano un uomo e una donna sottoposti agli arresti domiciliari a seguito di una sentenza per reati in materia di sostanze stupefacenti, hanno provveduto una perquisizione domiciliare che ha fatto trovare un altro grammo della stessa sostanza stupefacente, una bilancina di precisione e 5.031 euro in contanti, una parte contenuti in una ‘Matrioska’ appoggiata in un mobile e un’altra dentro una pochette rosa custodita in una cassaforte a muro. Tra i panni sporchi del bagno, i militari hanno trovato anche due confezioni di ‘mannitolo’, una sostanza generalmente utilizzata per ‘tagliare’ l’eroina. La sorpresa maggiore per un Carabiniere impegnato nella perquisizione è arrivata quando ha trovato una terza persona nascosta in un armadio. Si tratta di un 33enne tunisino, senza fissa dimora, gravato da precedenti di polizia per spaccio di sostanze stupefacenti e da un provvedimento di espulsione dal territorio nazionale. L’uomo, conoscente dei due arrestati, ma estraneo alla vicenda di ieri pomeriggio, è stato accompagnato negli uffici della Questura di Bologna per gli adempimenti del caso. Il 24enne e la 33enne, invece, sono stati tradotti questa mattina in Tribunale per l’udienza di convalida dell’arresto. 

Dal Comando Provinciale Carabinieri di Bologna

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