E’ finito
con il ‘carcere’ il tentativo di due malviventi di rapinare il possibile
acquirente della loro vettura. I due hanno abbagliato la vittima
prospettandogli un attimo acquisto a un prezzo più che interessante. Poi,
rimasti Sali, hanno estratto le pistole
per rapinare il malcapitato. Ma è andata loro decisamente male. I Carabinieri, dopo averli individuati, li hanno
infatti portati in carcere in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare. I malviventi sono due rumeni, un 22enne
residente a Casalecchio di Reno e un 34enne residente a Sala Bolognese, gravati
da precedenti di polizia per reati contro il patrimonio. Il provvedimento,
emesso dal GIP presso il Tribunale di Bologna, segue la richiesta del Sostituto
Procuratore presso la Procura della Repubblica di Bologna che ha concordato con
le risultanze investigative prodotte dai Carabinieri. Le indagini sono iniziate
il 22 ottobre 2012, quando un ventenne moldavo residente a Casalecchio di Reno
si recò in caserma per denunciare di essere stato sequestrato, rapinato e
percosso da due rumeni con i quali, il pomeriggio precedente, aveva trattato la
compravendita di una BMW 318 usata. In particolare, col pretesto di
accompagnare la vittima a visionare il veicolo, il 22enne aveva invitato il
moldavo a salire su una Opel Zafira guidata dal 34enne. Giunti in una località
lontana dai centri abitati, il 22enne puntò una pistola alla schiena del malcapitato,
costringendolo a rimanere a bordo dell’auto e a consegnare il portafogli e un
telefono cellulare. L’azione delittuosa fu interrotta qualche minuto più tardi quando il moldavo
riuscì a dileguarsi dopo una breve colluttazione col 22enne. La vittima,
medicata poi dai sanitari del 118, riportò 10 giorni di prognosi per un trauma
facciale al volto. I due connazionali sono stati rintracciati e associati alla
Casa Circondariale di Bologna lo scorso febbraio.
La scorsa
settimana, in sostituzione della misura detentiva e in attesa di rispondere di sequestro
di persona, rapina aggravata e lesioni personali, il 22enne è stato
tradotto presso la propria abitazione agli arresti domiciliari, mentre il
34enne è stato sottoposto all’obbligo di presentazione giornaliera alla Polizia
Giudiziaria.
1 commento:
Meno male che in Italia restano i Carabinieri
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