A Bologna e in tutto l’Appennino
si è avvertito distintamente il forte terremoto che ha colpito la pianura
padana tra Modena e Ferrara, provocando anche quattro morti: tre nel Ferrarese, e una a San Pietro
in Casale. A Bologna città e sull’Appennino tanta paura ma non risultano danni.
Il terremoto,
di magnitudo 5.9, ha svegliato tutta
l'Emilia-Romagna poco dopo le 4 di
questa notte. La Protezione Civile ha comunicato che l'epicentro è stato a
pochi chilometri da Finale Emilia, nel Modenese.
Secondo i
rilievi del Servizio geologico degli Stati Uniti (Usgs), il sisma ha avuto
ipocentro a 10,1 km di profondità. La zona epicentrale è stata individuata in
un'area che comprende le province di Bologna, Modena, Mantova, Ferrara e
Rovigo. Nel bolognese i più vicini all’epicentro sono Crevalcore e Pieve di Cento.
Una persona
è morta a Bondeno nel crollo di un capannone industriale, due a Sant'Agostino
sotto le macerie di una fabbrica. Una donna è morta a San Pietro in Casale, nel
Bolognese, probabilmente colta da un
malore causato dallo spavento. A Bologna città, dalle prime informazioni, non
risultano danni. Piccoli crolli in provincia. Ingenti danni in provincia di
Modena, dove sono segnalati diversi crolli.
I treni
hanno subito dei ritardi e interruzione per consentire il controllo delle
linee. Il traffico ferroviario è stato riattivato alle 7.45 su tutte le principali
linee.
Il
responsabile della Protezione civile dell'Emilia-Romagna, ingegner Demetrio
Egidi, ha comunicato: «La statistica ci
dice che l'andamento è decrescente».
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