Il Partito
Democratico dellEmilia-Romagna, in
collaborazione con la segreteria nazionale del PD, promuove una raccolta fondi a sostegno delle comunità colpite
dal sisma di domenica 20 maggio e saranno
promossi a ogni livello incontri e iniziative a supporto della sottoscrizione .
Ecco gli
estremi del conto corrente su cui effettuare le donazioni:
Conto corrente IT02 N031 2702 4100 0000 000 1 494
Presso UNIPOL BANCA
Intestato
“EMERGENZA TERREMOTO EMILIA-ROMAGNA”
Partito Democratico Emilia-Romagna
Conto corrente IT02 N031 2702 4100 0000 000 1 494
Presso UNIPOL BANCA
Intestato
“EMERGENZA TERREMOTO EMILIA-ROMAGNA”
Partito Democratico Emilia-Romagna
foto greenme.it
8 commenti:
Lo stato, per aiuti a seguito di calamità può attingere dall'8x1000 dell'irpef, sarebbe opportuno che lo ricordasse ai contribuenti e facesse un po'di pubblicità per la scelta a suo favore anzichè fare leggi (come ha recentemente fatto)che stabiliscono che non pagherà più i danni da calamità naturali.
I primi a devolvere dovrebbrero essere i consiglieri regionali che (sembra) ma potremmo anche togliere i dubbi, abbiano incassato € 30.000.grazie
l'anonimo che cita l8x1000 è a conoscenza del fatto che, fatta eccezione per le quote attribuite ad altre confessioni dal contribuente, il resto, incluso ciò che si vorrebbe dare allo Sttao, va alla Chiesa Cattolica? Si documenti. La trasmissione Report di Milena Gabanelli ha dedicato a questo argomento una trasmissione e li può trovare questi dati.
Risposta all’anonimo delle ore 15,39
Conosco bene il problema, purtroppo è facoltà del capo del governo decidere come spendere il gettito dell’8x1000 destinato allo stato, poi c’è la questione della ridistribuzione delle quote di quelli che non hanno fatto scelte, la mancata scelta di a chi darlo deve essere considerata come una volontà di non destinare la quota dell'8x1000 che pertanto in questo caso deve rimanere nelle casse dello stato, e non come ora che viene ridistribuito in percentuale in base alle scelte fatte dagli altri, è con questo stratagemma che la chiesa si becca l'85% dei fondi.
La chiesa fa spot martellanti in cui pubblicizza aiuti al terzo mondo, ma solo l'8,6% del suo gettito lo usa per questi scopi. Anche lo stato avrebbe l'obbligo morale di fare spot a suo favore, cosa che si guarda bene dal fare, è l'unico dei 7 partecipanti che non li fa.
Per non parlare del fatto che Berlusconi con atto inqualificabile rigirò alla chiesa il 75% del gettito dell'8x1000 destinato allo stato, ciò con varie scuse (restauri a monasteri e chiese).
quando i simboli di partito prendono queste iniziative devono da subito dare esempio dichiarando quanto loro hanno versato su quel conto.
prendo a ad esempio favia e defranceschi che hanno aperto analogo conto corrente e ci hanno versato i loro estra stipendi.
Sarebbe così gentile l'anonimo 21 maggio 2012 21:17, di dare gli estremi della legge a cui fa riferimento, asserendo che è stata recentemente fatta, sugli aiuti ai terremotati?
Mi è completamente sfuggita e, cercandola, non sono riuscito a trovarne traccia. Grazie
non sono l'anonimo del 21 maggio ma posso fornire al richiedente il collegamento a normattiva che gli permetterà di visionare il decreto legge di riforma della protezione civile (lo puo' copiare e incollare:
http://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-05-16&atto.codiceRedazionale=012G0081¤tPage=11
pero' io non ho avuto tempo di leggerlo e quindi non so se corrisponda al vero la dichiarazione dell'anonimo del 21 maggio.
Pero', scrivendo sul motore di ricerca "google" la frase """lo stato non pagherà """ ci sono evidenze che lo confermerebbero:
http://www.google.it/#hl=it&gs_nf=1&cp=21&gs_id=2j&xhr=t&q=lo+stato+non+pagher%C3%A0&pf=p&sclient=psy-ab&oq=lo+stato+non+pagher%C3%A0+&aq=f&aqi=&aql=&gs_l=&pbx=1&bav=on.2,or.r_gc.r_pw.r_qf.,cf.osb&fp=4cb9b984ca3ce350&biw=1120&bih=708
Risposta all'anonimo del 23 maggio ore 11,07
Ne hanno parlato tutti i giornali.
Decreto legge n.59 sulla riforma della Protezione Civile, pubblicato il 17 maggio sulla Gazzetta Ufficiale.
Vitaliano V.
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