sabato 26 marzo 2011

Il 'dramma' porta a porta.







Al capogruppo consiliare PDL-Lega Nord in Consiglio comunale A Sasso Marconi Fabrizio Trasforini i conti sul tema ‘raccolta rifiuti porta porta’ non tornano e scrive, corredando di foto, una sua diagnosi del servizio che ridimensiona la tesi del gestore.

“Dal sito del Comune di Sasso Marconi impariamo con stupore che lo stesso parteciperà alla II edizione del meeting nazionale “Scuola dell’altra amministrazione”, in programma a Milano - Quartiere Fieristico il 25-26 marzo,” scrive il capogruppo, “ dove l’Assessore Lanzarini presenterà l’esperienza della raccolta ‘porta a porta’ dei rifiuti avviata sul territorio comunale e dal link della Scuola che ‘il comune, su richiesta dei cittadini, ha aderito al progetto Rifiuti Zero e sta introducendo la tassazione puntuale’. Facendo un piccolo giro per la città in via Porrettana, Viale Nuovo, via Stazione e via Canal del Pozzo una domenica mattina di sole, abbiamo pensato di fotografare la vera e reale dimostrazione di questa esperienza a Sasso Marconi, che è stata presa in considerazione dalla Scuola dell’altra amministrazione come ‘un esempio di buona pratica, una significativa case-history da presentare alle Pubbliche Amministrazioni presenti al meeting: l’applicazione del sistema ‘porta a porta’ nel dicembre 2007, ha infatti consentito di incrementare in breve tempo la raccolta differenziata, passata dal 17 al 75% (con punte dell’81%), e di mantenere invariato il costo della tassa per i rifiuti per tre anni. Le immagini parlano da sole e stiamo pensando di inviarle alla Scuola”, conclude Trasforini allegando alla sua nota anche i link del Comune e della Scuola

http://www.comune.sassomarconi.bologna.it/servizi/notizie/notizie_fase02.aspx?ID=3213,

http://www.falacosagiusta.org/altramministrazione/primavera-2011/programma/

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Come esempio negativo da non seguire potrebbe essere valido, ma non è colpa del gestore, è che il porta a porta non è possibile renderlo funzionale ed economico per gli utenti, è un’utopia, una gara persa in partenza. Meglio i vari cassonetti per le diverse tipologie di rifiuti.

C.Zecca ha detto...

Fabrizio Trasforini farebbe bene ad inviare le foto ai sassesi che hanno contribuito a creare quella gazzarra.
Quale sarebbe la soluzione? Non e' che si vuole regredire alla pessima raccolta stradale con cassonetti e relativi inceneritori, vero!?!?
Egli come consigliere dia il buon esempio e si armi di ramazza e secchio e vada a pulire i numerosi posti della Valle del Reno che cafoni e mediocri hanno reso discariche a cielo aperto e insegnare ordine e decoro ai casinari.
Il degrado ignobile testimoniato dalla 2a foto si risolve con il controllo sociale da parte di tutti i paesani, la segnalazione dei reati ambientali, comminando sanzioni salate e obbligando gli sporcaccioni a riordinare il cesso che hanno creato. Altro che cassonetti! Altrove, i cassonetti della fallimentare e trogloditica raccolta stradale pro inceneritori e aumento dei rifiuti presentano lo stesso degrado dovuto agli usi barbari e maleducati di non pochi sxxxzi.

C.Zecca

Anonimo ha detto...

Incredibile; si segnala un problema e i segugi del pd si precipitano a correre ai ripari, facendo un bel girotondo attorno alla questione.
Il porta a porta doveva portare un calo della tarsu e un miglioramento del paese e del servizio di smaltimento rifiuti, invece abbiamo:
‎1) Rifiuti in ogni angolo del paese con sacchi sparsi ovunque e un calo del 50% degli spazzamenti delle strade.
2) Un servizio che, in particolare fuori dal centro cittadino, è sceso drasticamente con un forte calo nella raccolta dell'organico e del verde (e provate voi a tenervi per una settimana e anche più l'organico in casa o magari in giardino per fare la felicità di topi, insetti e quant'altro...).
3) Infine abbiamo un'aumento della tassa sui rifiuti (la tarsu) e un'ulteriore tassa su ogni sacchetto aggiuntivo (e per alcuni fin dal primo sacchetto, come per il verde).

Quindi mi pare che una critica a questo tipo di operazione (e non al porta a porta in quanto tale) sia più che giustificata.
Se poi qualcuno, per cecità ideologica o per paura, è incapace di fare critiche o proposte all'attuale maggioranza, nessun problema, bastiamo noi.

Maren von Appen ha detto...

E cosa dimostrano le foto? Ci sono dei sacchi accumulati che aspettano il ritiro, e non sono nè più brutti nè più belli dei cassonetti in giro nei paesi. Invece la seconda foto dimostra la grandissima inciviltà, il menefreghismo che c'è ancora in giro. Di queste foto posso fornirle a decine, scattate in questi mesi nei comuni vicini (Marzabotto, Savigno, Monte S. Pietro), lungo le strade, accanto ai cassonetti, lungo il Reno, e non c'entra proprio niente se c'è la raccolta porta a porta o meno.

C'è in giro troppa gente cafona e troppa gente che si gira dall'altra parte, fa finta di non vedere, invece di intervenire e di denunciare.

PS: non so segucia del PD, ma ho una mia opinione lo stesso (e sinceramente credo che non lo sia neanche C. Zecca...)

C.Zecca ha detto...

Eugenio Salamone, col PD(L) non c'entro nulla, anzi, lungi da me... Invece di ipotizzare strane congetture partitiche (e questo e' anche il vizio della polemica del tutto arte-fatta, c'avete in testa solo le beghe di partito invece che la risoluzione dei problemi) si prenda atto della realta'.

I rifiuti in ogni angolo del paese: quali?
Se si tratta di sacchi quello e' un passo della raccolta. In altri comuni della valle del Reno ci sono cassonetti ad ogni angolo di strada. A parita' inestetica di questa orribile incivilta' dei rifiuti, la raccolta porta a porta sensibilizza paesani e cittadini che nel 2011 NON possono NON fare mente locale su questa follia del produci - konsuma - krepa.
I rifiuti lasciati indegnamente in giro, sparsi (quelli della foto n. 2) sono il bel frutto dell'incivilta' di molti indegni.
I tempi del disimpegno e delle vacche grasse in cui il popolo, la gente se ne fregava della questione dei rifiuti, degli spazzamenti allegri a costi esorbitanti, della magia delle discariche aree (altrimenti noti come inceneritori che "magicamente" fanno sparire tutto solo per gli allocchi che poi si presentano incazzati all'ospedale con linfomi e neoplasia varie) sono, fortunataente, finiti.

Non c'e' alcuna necessita' di spazzare con i sempre meno denari a disposizone (fortunatamente!) se non si sporcasse e se un numero spropositato di sxxxzi non gettassero tutto in giro, dai mozziconi, alle bottigliette, ai sacchetti, copertoni, batterie, lattine, bottiglie e via dicendo.
Maren von Appen conosce benissimo il problema, considerate le campagne di pulizia volontaria che organizza regolarmente. In comuni dove c'e' ancora la disgrazia insipiente della raccolta stradale con cassonetti il malcostume e' del tutto simile, senza i benefici della raccolta porta a porta.

In un paese che per decenni ha fatto il passo piu' lungo della gamba, con un debito pubblico spropositato, folle, e' bene rispettare rigorosamente il bilancio.
Finalmente potremo osservare paesani e cittadini e capire se si trattera'di persone con coscienza civica oppure dei bruti indegni che scaricano la loro mediocrita' sullo stato, sulla suocera, sul partito, sulla giunta su questo e su quello (se il materiale umano della societa' e' tale che le persone non riescono a non fare i lerci neppure nel posto in cui vivono, io inizierei a preoccuparmi "un tantinello").
Questa delega, questro transfer sempre cosi' in voga, eh!?

Dare l'esempio e migliorare l'ambiente. Invece di chiacchere partitiche, armarsi di sacchetto e guanti e andare a pulire, segnalare gli incivili.
Ogni mattina, andando al lavoro, raccatto lungo strada un mezzo sacchetto di pattume e la mia irritazione per queste mxxde cresce ogni giorno di piu'.
Sperino quelli che spargono che li non li becchi sul fatto.

Anonimo ha detto...

Francamente mi sembra una polemica sterile (alla quale, sul tema
specifico, sono ahimè abituato), tra l'altro condita con inesattezze e parzialità.
La foto n.2 è stata scattata un giorno, sbattuta in pubblico il giorno successivo, mentre nulla si dice sul fatto che l'accumulo, dopo segnalazione di alcuni cittadini responsabili (più del consigliere che dovrebbe rappresentarli, mi viene da dire) è stato prontamente rimosso. Chiaramente a spese della collettività che, anche questa
volta, si è fatta carico di una spesa extra. Come succede per i
numerosi abbandoni in situazioni e località anche più "fantasiose".
Il consigliere Trasforini, invece di segnalare la situazione agli uffici, ha scritto ad un organo di informazione, sperando di raccogliere qualche frutto elettorale soffiando sul fuoco di un malcontento generato non da un mancato servizio, ma dal comportamento scorretto di qualche persona incivile.
Incredibilmente poi, si accusa l'amministrazione per i sacchi
accumulati nei bidoni, quando con pochissimo sforzo sarebbe
evidente che la parziale revisione del sistema che abbiamo avviato
proprio alla riduzione di questi ammassi cerca di giungere.
Cosa diversa è quella dei sacchi arancioni che, come spiegato nella
lettera che è stata recapitata a tutti i cittadini, nelle varie assemblee di frazione, nelle e-mail spedite a migliaia di indirizzi, nei post sul sito del Comune, nei manifestini affissi in tutte le frazioni, ecc..., dal primo di marzo non sarebbero più stati raccolti.
Dopo un po' di smarrimento iniziale (qui forse avremmo dovuto fare qualche sforzo ulteriore per spiegare, ma, francamente, non ci è venuto in mente altro), il fenomeno sta rientrando e sono già
tantissimi i cittadini che, con grande diligenza, si stanno dotando dei nuovi sacchi di colore verde e sono convinto che prestissimo il sistema entrerà a regime. Vedremo.
Il Comune di Sasso Marconi ha una storia interessante da raccontare
(e questa è andata a raccontare a Milano) perchè la grandissima
maggioranza dei cittadini ha reso possibile un riscatto di civiltà,
passando in due mesi da un misero 16,6% di raccolta differenziata
ad un brillantissimo 76%. Questo, tradotto in quantitativi assoluti, ha voluto dire che invece di buttare via 6600 tonnellate di materia all'anno, se ne sprecano annualmente "solo" 1800.
Non mi sembra poco e forse sarebbe opportuno porre un po' più di attenzione alla famosa crescita della foresta, invece che al crollo del solito albero.
Il fatto che siano stati i cittadini a richiedere un impegno per la riduzione dei rifiuti sta nelle cronache delle numerose assemblee che abbiamo fatto sul territorio. Più volte, infatti, anche dai banchi dell'opposizione che Salamone e Trasforini condividono, si è posta la
questione dell'esubero di imballaggi e di prodotti usa e getta che siamo costretti ad acquistare. La risposta che poteva dare, l'amministrazione l'ha data (tra l'altro, se non ricordo male, con il voto unanime del consiglio). Non era ovviamente possibile stabilire una
moratoria che è, evidentemente, compito del legislatore statale.
Sulla questione dei costi, poi, sarebbe da andare a vedere cosa è
successo negli altri comuni dove il Porta a Porta non è stato avviato.
Dai pochi dati in mio possesso, negli anni passati tutti hanno
aumentato la TARSU ai cittadini. E non dell'1,9 che aumentiamo
quest'anno a Sasso...

Anonimo ha detto...

...(segue)
La precisazione di cui sopra risponde anche all'anonimo che mette in discussione la possibilità di effettuare il Porta a Porta in termini economici. Non bastasse questo, consiglio di andare a studiare un po' di fonti (sicuramente non di parte, come un ultimo report della regione Lombardia) che, dati alla mano, mostrano come il PAP integrale riduca, ovunque, i costi di gestione rispetto alla raccolta a
cassonetto.
Che in Emilia-Romagna ciò non si traduca in riduzione dei costi per
amministrazioni e cittadini è solo frutto di scelte che personalmente
non condivido e che, pubblicamente, non perdo occasione per criticare.
Aggiungo che molti dei costi del sistema non li vediamo perchè i soldi ci vengono sottratti in altri modi.
L'incenerimento dei rifiuti, per esempio, è cosa nota che non si
reggerebbe economicamente in assenza dei contributi statali. E da dove vengono questi contributi? Non molti lo sanno, ma dalle bollette dell'energia elettrica che paghiamo e che finanziano, con una voce specifica, lo sviluppo delle fonti rinnovabili. All'interno delle quali,
purtroppo e probabilmente per l'azione delle solite lobbies, vengono annoverate, con l'artifizio dell'assimilazione, anche le scarse rese elettriche degli inceneritori.
Cosa tra l'altro espressamente vietata dalla Comunità Europea. Cosa che genera, di fatto, i problemi della Campania (vedere in proposito il film "Una montagna di balle").
La tassazione personalizzata (per arrivare alla quale sono stati
istituiti i "famigerati" sacchi rossi), è un sistema di riduzione delle iniquità generate dal calcolo del ruolo basato sulla superficie delle unità immobiliari in uso agli intestatari del ruolo stesso. Un sistema che ridurrà i costi per i virtuosi e caricherà gli extra-costo del servizio
su chi ne abusa. E' un sistema in uso in molte amministrazioni, sia in Veneto che in Lombardia, che in altre regioni.
Il contingentamento dei sacchi dovrebbe portare ad una riduzione dei rifiuti, oltre a generare un dato che ci aiuterà a definire i quantitativi medi smaltiti da ogni tipologia di utenza e sulla base dei quali andare a determinare la quota parte di smaltimenti comunque coperta dai costi fissi del servizio.
Non si tratta di utopie, ma di realtà già presenti in larga parte del territorio italiano e, soprattutto, europeo.
Sulla riduzione del servizio di spazzamento occorre specificare
alcune cose che lo "stringato" accenno del consigliere Salamone
rischia di far fraintendere. La riduzione riguarda il 50% degli
spazzamenti meccanici effettuati nelle zone urbane, salvaguardando
gli spazzamenti manuali e le aree più delicate (come quella del
mercato, ovviamente), non le aree extraurbane, dove gli standard non
sono stati toccati. Tra l'altro, en passant, la famigerata foto n.2
proprio in area extra-urbana è stata scattata e, comunque, gli
spazzamenti su quel tipo di problema non sono mai (sottolineo MAI) intervenuti. Mettere dunque in relazione quel tipo di inciviltà con la riduzione del servizio è, per lo meno, un fraintendimento, se non un tentativo di generare allarme (cosa che, credo e spero, il Consigliere non avesse assolutamente intenzione di fare).
Concludo con l'augurio che questo confronto lasci ifnalmente da parte le polemiche inutili e si sviluppi in una direzione maggiormente
costruttiva. Ne abbiamo bisogno tutti, ma, soprattutto lo dobbiamo ai nostri figli, ai quali abbiamo già ipotecato una buona fetta di futuro.

Pierpaolo Lanzarini
Assessore all'Ambiente
Sasso Marconi

Chiara Moschini ha detto...

Queste foto, che certamente non sono un bello spettacolo, dimostrano una sola cosa: esistono zone "problematiche" in cui, probabilmente sarebbe necessaria una maggiore sensibilizzazione dei cittadini. Invito il sig. Trasforini a postare anche foto di altre zone, dove questo tipo di raccolta funziona perfettamente: a Borgonuovo, dove ho vissuto fino a poco fa, ad esempio, non ho mai visto situazioni del genere nemmeno il primo giorno, cosa che dimostra come non sia il sistema ad essere sbagliato e come il suo funzionamente dipenda esclusivamente dalla volontà dei singoli. Quanto alla polemica sulla tassa, ricordo perfettamente, anche perchè sono stata una delle persone che ha fatto la sensibilizzazione porta a porta dei cittadini, che fu detto molto onestamente (e io questo dicevo alle persone che me lo chiedevano) che non sarebbe stato immediatamente possibile ridurre l'entità della tassa ed introdurre la tariffa, sia per problemi di bilancio, che per il fatto che occorreva testare il nuovo sistema e lasciare che le persone imparassero a farlo correttamente.
Sarebbe, per noi cittadini,una scena molto più educativa se le parti lavorassero insieme per individuare il motivo della presenza di zone "difficili" e cercassero di risolverlo mediante un dialogo diretto con le persone: farsi la guerra tra partiti per un problema di portato globale come quello dei rifiuti, mi sembra non solo infantile, ma dannoso per il nostro futuro.