martedì 29 marzo 2011

PRELIEVO CERVI in APPENNINO


L’Unione Cacciatore dell’Appennino (Urca) ha reso noto l’entità, per distretto, del prelievo dei cervi, programmato dalla Provincia e ritenuto utile a mantenere un equilibrio fra la presenza della specie e l’attività agricola. Ha inoltre indicato la differenza fra il prelievo ritenuto utile a raggiungere l’obiettivo e quello effettivamente realizzato dai soci dell’Urca.

Il programma distingue in modo preciso quanti sono i capi maschi, le femmine e i piccoli.

A Grizzana Morandi sono stati abbattuti 62 capi dei 76 previsti e indicati dal piano di prelievo per una percentuale dell’82 %.

A Bombiana Corsiccio , 25 capi dei 40 previsti, per una percentuale del 62,50%.

A Castel di Casio, Camugnano, preparco dei Laghi, 245 capi dei 298 previsti, pari a una percentuale dell’82%.

A Monzuno, Montorio, Monterenzio, Valganzole, La Piccola Selva, Le Lagune, La Martina, S. Uberto, Ca’ Domenicali e Coccinella, 30 capi dei 55 previsti dal piano, pari a una percentuale del 55%.

Preparco Monte Sole, San Silvestro, 10 capi dei 24 previsti, pari a una percentuale del 41,67 %.

ATC, Malfolle, Pradole, Monte San Giovanni, Pramonte e San Lorenzo in Collina, 3 degli 11 previsti dal piano, pari a una percentuale dell’11,11.

2 commenti:

Dante Franchi ha detto...

Salta all'occhio la percentuale esageratamente bassa di abbattimenti che si registra nel Preparco Monte Sole, San Silvestro, dove si comunica essere stati abbattuti solo 10 capi dei 24 previsti, pari a una percentuale del 41,67%.
Mi chiedo se questo dato cosi negativo abbia qualche correlazione con il fatto che nella Zona esiste una Azienda Faunistico-Venatoria gestita da privati.
Mi piacerebbe che a questo oggettivamente non in linea ne con la programmazione ne con gli altri, venissero date ulteriori e più puntuali spiegazioni.

Maren von Appen ha detto...

E che dire della percentuale di "ATC, Malfolle, Pradole, Monte San Giovanni, Pramonte e San Lorenzo in Collina, 3 degli 11 previsti dal piano, pari a una percentuale dell’11,11"?! Anche a Malfolle/Montasico esiste una vasta azienda faunistico-venatoria. Mi chiedo anch'io perché in tutte le zone la percentuale degli animali abbattuti sia più bassa rispetto a quella programmata. Mi dispiace per gli animali e vorrei non vedere i cacciatori in giro, ma effettivamente gli agricoltori sono esasperati per i danni causati dagli ungulati. Non è che i cacciatori rimangano intenzionalmente sotto il numero di capi stabilito per garantire la buona riproduzione ed avere sempre un numero alto di animali da cacciare?