Oggi, mercoledì 5 luglio, dalle 18 alle 21 – Opening Party con Dj set
Riceviamo da Lai-momo:
A Bologna resterà aperto durante tutto il mese di
luglio, a 5 minuti dalla Stazione Centrale, un Pop Up Store che presenterà
alcuni esclusivi prodotti della collezione “Hands of Fashion” di Ethical
Fashion Initiative.
Collettivi di vari paesi di Africa e Asia centrale
collaborano con designer per produrre accessori moda e articoli per la casa
originali e in materiali naturali. Un progetto di Ethical Fashion Initiative
(iniziativa dell’International Trade Center di Nazioni Unite), e del suo
fondatore Simone Cipriani, pensato per collegare preziose competenze tecniche,
consolidate nel corso di generazioni, allo stile moderno, creando canali per
l’espressione creativa, la conservazione culturale e soprattutto possibilità di
lavoro dignitoso. Sarà possibile acquistare expadrillas e sandali in tessuti
Faso Danfani prodotti dalla cooperativa CABES in Burkina Faso, confezionate in
Tunisia da SPART YUTEX, un’azienda leader sul mercato tunisino della calzatura
che promuove l’accesso al lavoro per le donne tunisine.
Dall’EcoFactory di WILDLIFE WORKS, un’organizzazione
che tutela la riserva faunistica Rukinga Wildlife Sanctuary di 80.000 acri in
Kenya, vengono le T-shirt loggate Hands of Fashion, in cotone certificato 100%
biologico, confezionate in una fabbrica, a emissioni zero, gestita secondo i
principi del commercio equo e solidale e certificata Wildlife Friendly
Enterprise.
Per la casa sono invece disponibili ceramiche
dell’atelier di Rustam Usmanov in Uzbekistan, realizzate con processi
tradizionali che prevedono due lunghi cicli di cottura e raffreddamento, in
caolino bianco locale e argilla di Angren, e decorate con smalti creati con
ossidi metallici e pigmenti con una tecnica a pennello libero. Imperdibili
anche i cuscini in seta prodotti e ricamati dal collettivo OZARA in Tagikistan
e dalla cooperativa sociale MARIKAT in Uzbekistan.
I ricami “Suzani” sono un’antica forma d’arte
risalente al VII secolo tramandata di madre in figlia, che Ozara sta salvando
permettendo a 100 donne artigiane di impegnarsi in un’attività generatrice di
reddito regolare.
Una serie di eventi per discutere sulla sostenibilità
sociale e ambientale nella moda e nel design animeranno il mese di apertura,
tra cui:
Oggi, mercoledì 5 luglio, dalle 18 alle 21 – Opening Party con Dj set
Giovedì 6 luglio, h 17-18 – “Alternative next-generation alla pelle”. Talk
con Joey Pringle, Fondatore e manager di Veshin Factory, e Virginia Rollando,
esperta tessuti per Yunus Social Business.
Giovedì 20 luglio, h 17,30-18,30 – “Fashion e
sostenibilità tra green washing e responsabilità del produttore”. Talk con
Silvia Gambi, giornalista e consulente di sostenibilità, direttrice di
solomodasostenibile.it, Giorgia Palmirani, designer e consulente di
sostenibilità, e Andrea Marchesini Reggiani, fondatore del laboratorio
Cartiera.
L’apertura del Pop Up Store presso la sede di coop.
Abantu, grazie alla collaborazione di coop. Lai-momo, è un’occasione unica per
chi crede che la moda e il lifestyle possano incontrare la sostenibilità.
Pop Up Store Hands of Fashion c/o Coop. sociale
Abantu, via Boldrini 14/G, Bologna
Orari di apertura: dal lunedì al giovedì, 9-13 e 14-18; venerdì 9-13 e 14-16
5 commenti:
Entro il 2030, la moda sarà vietata, a tutti sarà data una divisa e un numero.
e qualcuno sarà pure contento
Un bel camicione bianco a maniche lunghe allacciato dietro.
Vuoi provare?
Vieni a mettermelo che non vedo l'ora di conoscerti, proprio fremo!
l WEF afferma che la moda sarà abolita entro il 2030: "Tutti gli esseri umani indosseranno un'uniforme"!
Un rapporto recentemente riemerso scritto nel 2019 afferma che gli esseri umani potranno acquistare solo tre capi di abbigliamento all'anno e sarà vietato acquistare o consumare carne.
Pubblicato nel 2019, il rapporto "The Future of Urban Consumption in a 1.5°C World" finanziato dal World Economic Forum, fissa obiettivi estremi per i governi di tutto il mondo per ridurre le emissioni di gas serra, in linea con le ambizioni della Conferenza di Parigi del 2015 Daccordo?
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