martedì 21 gennaio 2020

'Il semaforo blu' a Casalecchio di Reno

Un incontro pubblico legato all'installazione artistica "Via libera per volare" di Antonello Ghezzi, entro ART CITY Bologna 2020

di Massimiliano Rubbi


All'inizio del 2020, anno in cui ricorre il centenario della nascita di Gianni Rodari, Casalecchio di Reno lo ricorda con diverse iniziative: tra esse, l'incontro pubblico "Il semaforo blu" di giovedì 23 gennaio, alle 17, in Casa della Conoscenza di Casalecchio di Reno.


Dopo il saluto introduttivo dell'assessore a Infanzia e Scuola Concetta Bevacqua, l'assessore a Culture e Nuove generazioni Simona Pinelli condurrà il pomeriggio, con la proiezione del video E tu che faccia hai? dell'ITCS "G. Salvemini", che con il suo messaggio antirazzista, nelle pochissime settimane trascorse dalla sua pubblicazione online, si è guadagnato una diffusione virale e l'attenzione dei media nazionali
A parlarne saranno quattro delle studentesse del Salvemini protagoniste del video: Laura Grosu (5^V), Olga Patrasanu (5^T), Souadf Hamin (5^V) e Iulia Mazzoli Didic (5^U), insieme a Davide Pippo, videomaker di Caracò che ha prodotto il filmato insieme a Luce narrante.
A seguire, il CCRR – Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze di Casalecchio di Reno leggerà alcuni brani scelti di Gianni Rodari, tra cui naturalmente "Il semaforo blu" tratta dalle Favole al telefono pubblicate nel 1962
L'ingresso è libero.

L'incontro si concluderà davanti al "semaforo blu" nell'Atrio di Casa della Conoscenza, allestito entro il progetto "Via libera per volare" realizzato dal duo artistico Antonello Ghezzi (Nadia Antonello e Paolo Ghezzi), con la partecipazione di Luigi Mainolfi, Main project di ART CITY Bologna 2020.
I due artisti, con base a Bologna, si sono ispirati al racconto "Il semaforo blu", in cui Gianni Rodari immagina comparire improvvisamente nel centro di Milano un semaforo che emette una luce azzurra anziché rossa, gialla e verde, provocando scompiglio fra i cittadini, fino alla rivelazione: si tratta di un "via libera per volare" destinato a chiunque abbia il coraggio di sognare. Antonello Ghezzi ha così predisposto un progetto in cui alla mostra allestita nel Museo Davia Bargellini si affiancano altre "postazioni di volo": oltre a Casa della Conoscenza, l'Aeroporto G. Marconi (lounge al primo piano), il Cortile d'Onore di Palazzo D'Accursio e il Reparto di Pediatria del Policlinico S. Orsola.
L'installazione, promossa da Legati al Filo APS - Festival per l'innovazione sociale, è curata da Manuela Valentini e Olivia Spatola, in collaborazione con Chiara Belliti, Silvia Evangelisti e Galleria ME Vannucci, con il supporto di Datalogic e Threestones Capital e la sponsorizzazione tecnica di La Semaforica e Vetreria San Martino.
In Casa della Conoscenza il "semaforo blu" verrà acceso martedì 21 gennaio alle 17.30, in contemporanea con l’inaugurazione della mostra al Museo Davia Bargellini, e resterà visibile nell'Atrio fino a sabato 29 febbraio, negli orari di apertura: da martedì a venerdì dalle ore 9.00 alle ore 19.30 e il sabato dalle ore 9.00 alle ore 19.00.

In occasione di "Via libera per volare", è stata inoltre prorogata fino a sabato 25 gennaio la mostra "I libri volanti di Gianni Rodari", allestita dalla metà di novembre 2019 nell'Area Ragazzi al primo piano di Casa della Conoscenza: un'originale esposizione di libri del grande autore sospesi al soffitto, con filastrocche, racconti, prime letture e albi illustrati dai migliori disegnatori tutti da sfogliare liberamente a naso in su.
La mostra, curata dalla Biblioteca C. Pavese, è visitabile liberamente negli orari di apertura citati.

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