Il
Comando Provinciale dei Carabinieri di Bologna informa
Martedì
scorso, 6 luglio, il G.U.P. di Bologna, in accoglimento del ricorso
presentato dai suoi legali, disponeva la rideterminazione della pena
dall’ergastolo (derivante da un provvedimento di esecuzione di pene
concorrenti) ad anni trenta di reclusione nei confronti di
PAVIGLIANITI Domenico (nato a San Lorenzo (RC) il 04.05.1961),
esponente di spicco della cosca ‘ndranghetista dei PAVIGLIANITI,
già influente sulla zona di Melito Porto Salvo e con ramificazioni
al Nord, in particolare in Lombardia (provincie di Milano e Como), e
detenuto presso la Casa Circondariale di Novara.
Il
provvedimento determinava l’immediata liberazione del PAVIGLIANITI,
avendo egli espiato completamente la pena inflitta poiché detenuto
ininterrottamente dal 1996 (data in cui era stato arrestato in Spagna
ed estradato in Italia nel 1999). Lo stesso veniva pertanto
scarcerato.
Tuttavia
la Procura di Bologna, ritenuto che una delle condanne passate in
giudicato comprese nel cumulo si riferiva in realtà a fatti commessi
dopo l’estradizione concessa dallo stato spagnolo, rideterminava un
nuovo cumulo di pene, emettendo di conseguenza un nuovo provvedimento
di esecuzione di pene concorrenti di condannato in stato di libertà
e contestuale ordine di esecuzione con fine pena fissata nel 2027,
delegandone l’esecuzione ai Carabinieri del Nucleo Investigativo di
Bologna.
I
Carabinieri, i quali avevano provveduto ad un costante monitoraggio
del soggetto fin dal momento della sua scarcerazione così come
disposto dal Pubblico Ministero, nella mattinata odierna lo
localizzavano nella città Novara., grazie alla collaborazione dei
Carabinieri del Nucleo Investigativo di Novara e da personale della
locale Squadra Mobile, veniva bloccato ed arrestato in esecuzione del
citato provvedimento, e quindi ricondotto in carcere.
Per
maggiore chiarezza si partecipa che la competenza risulta in capo
alla Procura di Bologna avendo il G.U.P. di questo capoluogo emesso
l’ultima sentenza di condanna passata in giudicato (sebbene non
ancora eseguibile) nei confronti di PAVIGLIANITI Domenico,
considerato come uno dei componenti del commando che, a Bologna, nel
1989 attingeva con numerosi colpi d’arma da fuoco mentre faceva
rientro in carcere dopo un permesso premio, uccidendolo, il
pregiudicato calabrese VALENTE Felice Domenico.
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