Foto dei Carabinieri di Castel del Rio. |
Dal
Comando provinciale dei Carabinieri:
Giovedì
sera, un 49enne di Castel del Rio, appassionato di reperti storici,
si è recato presso la Stazione Carabinieri del luogo portando una
cassetta contenente:
-
ossa umane (una mandibola con denti e una protesi dentale),
verosimilmente appartenenti a un soldato tedesco caduto nell’ultima
guerra:
-
127 proiettili calibro 7,62;
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3 granate da lancio con carabina o a mano, da 20 mm;
-
parte di una granata tedesca priva di impugnatura;
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una piastrina metallica di riconoscimento;
-
un mirino per fucile;
-
47 bottoni metallici, la parte di una sciarpa in stoffa, una gavetta
metallica, un recipiente metallico, due spazzolini da denti, un
tubetto di dentifricio esaurito, un portasapone, alcuni recipienti
circolari metallici, 3 fibbie metalliche, un cucchiaino e un pettine.
I
militari hanno messo in immediata sicurezza il materiale esplosivo ed
hanno poi accertato che l’uomo aveva rinvenuto tutto nei mesi
scorsi in un terreno del luogo e lo ha tenuto fino ad allora
all’interno della propria abitazione.
L’uomo
è stato arrestato per sottrazione di cadavere e detenzione
abusiva di munizionamento da guerra, ma, in virtù del suo stato
di incensurato, è stato rimesso in libertà su disposizione
dell’Autorità Giudiziaria .
Il
materiale consegnato ai Carabinieri è stato sequestrato e analizzato
dagli uomini della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando
Provinciale Carabinieri di Bologna, in attesa di ulteriori
provvedimenti, mentre i resti ossei sono stati depositati presso la
camera mortuaria dell’AUSL di Imola.
L’episodio
offre l’opportunità di lanciare un appello a tutti coloro che,
casualmente o a seguito delle ricerche che conducono abitualmente gli
appassionati di reperti storici, rinvengono resti umani od ordigni
bellici a rischio di deflagrazione: bisogna immediatamente avvisare
le Forze dell’Ordine, chiamando il 112 o i Carabinieri del luogo,
senza prendere altre iniziative, quali il maneggio, lo spostamento o
perfino il trasporto e la detenzione presso le proprie abitazioni.
Queste azioni oltre ad essere estremamente pericolose per la propria
ed altrui incolumità, come accaduto la scorsa settimana a
Monterenzio, dove due persone sono state dilaniate dall’esplosione
di un ordigno bellico che stavano maneggiando, possono configurare
reati e comportare l’arresto o la denuncia dei responsabili.
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