sabato 10 ottobre 2015

STRAGE DI BOLOGNA. PINI (Lega Nord). “ IL GOVERNO CONFERMA NUOVI ELEMENTI, RIAPRIRE INDAGINI.


Riceviamo e pubblichiamo:



Chiediamo al governo di fare chiarezza su un caso, quello della strage di Bologna, costellato da depistaggi, false informazioni e atteggiamenti ipocriti degli attori coinvolti nella fase d’indagine e sul quale non è mai stata fatta chiarezza fino in fondo. Vogliamo scoprire cosa effettivamente è successo e chi ha fatto esplodere quella bomba, anche se per errore, che ha lacerato per troppo tempo questo paese”.
Lo ha detto in Aula il deputato della Lega Nord Gianluca Pini, presentando un’interpellanza urgente con cui chiedeva al governo di adoperarsi per una riapertura delle indagini dato che "è stato appurato, e lo ha ammesso oggi in aula il governo, che chi ha estromesso dalle indagini Salvatore Muggironi (e con lui la pista delle Brigate Rosse e del terrorismo palestinese) il cui passaporto è stato ritrovato tra le macerie della stazione ferroviaria di Bologna, è lo stesso soggetto che ha utilizzato come fonte attendibile una persona che poi è stata condannata in maniera definitiva per depistaggio”. 
Alla luce di questi nuovi elementi, che comunque erano sotto gli occhi di tutti - o perlomeno sotto gli occhi di chi li voleva vedere - se il governo non si rivolgerà alla Procura della Repubblica per chiedere di riaprire le indagini lo faremo noi. Temo però che la prima ipotesi non avverrà, perché questo governo non ha interesse a smontare storiche falsità comode e le numerose contraddizioni nelle risposte date oggi ne sono la prova”.



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