sabato 21 febbraio 2015

BONUS DIRIGENTI, FABBRI: “STOP PREMI A INDAGATI E PER CONDANNATI TERREMERSE”.



Pubblichiamo questo comunicato poiché se ciò che vi è denunciato è vero e nulla fa presumere che non lo sia, nella pubblica amministrazione l’illogico è logico.  

“Via i bonus ai dirigenti coinvolti nel caso Terremerse e a quelli che hanno procedimenti penali in corso”. Lo chiede il capogruppo leghista Alan Fabbri che - sul tema dei premi ai manager pubblici - chiede a Bonaccini di “battere un colpo”.
“Chiedo formalmente al presidente di prendere una posizione netta contro gli assegni extra ai dirigenti che sono coinvolti in vicende giudiziarie e magari, come nel caso Terremerse, sono già stati destinatari di condanne”. E’ il caso di Filomena Terzini, dg degli Affari istituzionali e di Valtiero Mazzotti, direttore dell’Agricoltura, retribuiti con 120mila euro e condannati in appello per la vicenda che ha portato alle dimissioni dell’ex governatore Errani e di Tiziano Carradori, per il quale è stato chiesto il rinvio a giudizio nella vicenda dei presunti favori alle cliniche private.
Fabbri chiede a Bonaccini - più in generale - “di azzerare i fondi oggi distribuiti a pioggia ai 190 manager della Regione” e - "poiché è giusto premiare il merito, ma quello vero" - "istituire un unico bonus per il 'dirigente dell’anno'”. “Invece di premiarne 190, premiamone uno, l’eccellenza, creando una virtuosa competizione interna, e risparmiando così parecchio denaro pubblico”.  “Il tempo della ricreazione è finito e, con esso, quello delle vacche grasse. L’abisso che separa oggi il pubblico e il privato è anacronistico. Tutti - in tempi di crisi - hanno il dovere morale di fare sacrifici”.



1 commento:

Anonimo ha detto...


poverini non gli danno mai niente a questi manager fategli una colletta.
Mandateli a spalare la neve sulle dolomiti che meglio.