A portare il problema all’attenzione
della Giunta, il consigliere del PDL Alberto Vecchi che in una interrogazione chiede
una valutazione attenta delle conseguenze ambientali, paesaggistiche e sulla
opportunità di togliere ai cittadini camugnanesi una presenza per loro tanto
preziosa.
Questa l’interrogazione:
Premesso che nel Comune di Camugnano
(Bo) nel centro del Paese, presso la Chiesa parrocchiale di San Martino è
ubicato un parco con piante di abete, cedro ecc, che esiste da 70 anni ed è
punto di riferimento per i cittadini del Comune dell’Appennino Bolognese;
Appurato che l’amministrazione
comunale avrebbe intenzione di abbattere 250 alberi sani ad alto fusto con
tronchi dal diametro di 40-60 cm, e circa 25 sono già stati eliminati;
Considerata la
fondamentale importanza che la nostra cultura annette al patrimonio
arboreo sia pubblico che privato e alla sua conservazione;
Considerato
inoltre che all’interno del parco esiste un bellissimo sentiero facilmente percorribile
che è continua meta di passeggiate dei cittadini del territorio;
Considerato
infine che in questi anni il parco pubblico non ha mai provocato
danni a cose e persone e per mantenerlo è sufficiente attuare un piano di
taglio e ripiantumazione con periodicità nel tempo, senza quindi abbattere
indiscriminatamente 250 alberi;
INTERROGA la Giunta per sapere:
·
Se è a conoscenza della situazione suesposta e quale giudizio si dia;
·
Le motivazioni che avrebbero portato l’attuale Giunta di Camugnano alla
decisione dell’abbattimento indiscriminato di 250 alberi ad alto fusto;
·
Se siano stati valutati, prima di arrivare alla decisione di abbattimento
totale degli alberi, altri interventi finalizzati alla loro conservazione (es.:
potatura consistente “di svuotamento” in modo da alleggerire il carico dei
rami);
·
Se siano stati informati in modo esaustivo e dettagliato, sulle motivazioni di
tale azione, i cittadini di Camugnano che frequentano da anni il bellissimo
sentiero all’interno di queste maestose piante;
·
Se esiste agli atti una relazione dettagliata sottoscritta da un agronomo che
illustri la necessità di tale abbattimento;
·
Nel caso si volesse abbattere indiscriminatamente queste piante quale sarà la
procedura di affidamento dei lavori;
·
Quale sarà il costo dell’operazione;
·
Quale sarà la destinazione dei tronchi tagliati;
·
Se, verrà confermata la decisione di tagliare le piante, saranno previste
ripiantumazioni nell’area e con quali modalità e criteri.
17 commenti:
E' veramente fuori dal buon senso il voler abbattere alberi di quella portata hanno impiegato 70 anni per diventare quello che sono belli, rigogliosi ed orgogliosi di essere sempre stati li senza dare fastidio a nessuno e un bel giorno qualcuno si alza e decide di fare il misfatto.....roba da matti. Colui che vuole questo è un pazzo da internare subito è un pericolo di ordine pubblico.
Criticare tutto per partito preso (stile PD) è controproducente, anche ad un profano gli alberi appaiono troppo fitti, e quella varietà di albero non è certo la più idonea per la nostra zona, pregherei quindi certi personaggi in cerca di visibilità di non rendersi ridicoli e di non far danni al partito.
IL partito può anche andare a farsi benedire in monzambico...... gli alberi no!!
Desidererei sapere se il Consigliere del PDL, Alberto Vecchi,ha provveduto a rstituire quanto datogli come rimborso spese dalla Regione, perche' risultava residente fuori sede a Castelluccio di Porretta.Lo sapevano anche i sassi,che di fatto era residente a Bologna.Se avesse solo un briciolo di dignita',si dovrebbe nascondere,anche se vista la mole,la cosa risulta abbastanza difficile.
Per legge, legge fatta a suo tempo dal pd e pdl chi ruba o prende in modo illegale denaro al partito può restituirne il 20% e non il 100%. Credo che vecchi, qualcosa abbia restituito.
Comunque non stiamo parlando di vecchi ma di alberi, esattamente nel parco del comune di camugnano.
magari sapremo di Vecchi insieme alla vicenda Errani. Visto che adesso centralmente governano insieme responsabilmente.
Quando il Dottor Vecchi sarà assolto credo provvederà a querelare un paio di questi signori anonimi.
Per chi non e' di Camugnano come il consigliere regionale Vecchi faccio presente che per il “bellissimo sentiero” fra gli alberi, lungo forse meno di 200 m., non passa quasi mai nessuno, soprattutto camugnanesi, perche' quel sentiero si trova ai piedi di una collinetta molto ripida e a bordo della strada provinciale.
Gli alberi in questione - conifere - sono estranei alla flora autoctona della zona e dell'altitudine di Camugnano. Inoltre, essendo appunto conifere, alla loro base non cresce nulla. Sono inoltre decisamente troppo fitti e troppo alti, cosicche' la splendida vista del Corno alle Scale in lontananza, all'incirca dalla quota della chiesa, e la vista della chiesa di S. Martino per chi guarda dal paese verso la collinetta, sono state del tutto cancellate negli ultimi decenni. Non e' sempre stato cosi'.
Quest'ultima considerazione e' gia' stata fatta dallo storico locale Paolo Guidotti. Non ho quindi niente da ridire su un ridimensionamento della pineta con sostituzione delle piante con altre autoctone. Credo sarebbe anche giusto, se non e' gia' stato fatto, tenere in opportuna considerazione il parere del parroco, data la collocazione della pineta.
Tagliare gli alberi si fa molto presto, a ripiantumare correttamente molto più difficile, soprattutto in assenza di un progetto e di qualsiasi corretta informazione offerta alla gente. Il parroco aveva solo richiesto un aiuto per una pulizia e diradamento e non certo per il taglio così radicale.
La ditta che sta facendo il taglio porterà via 250 piante e non si farà pagare ovviamente per il lavoro. Non vi è alcun impegno o accordo per ripiantare alberi nè autoctoni e nè altre conifere.
Io a camugnano ci abito da 32 anni e nn ho mai visto passeggiare i cittadini di camugnano,anzi preferiscono passeggiare nella provianciale.Secondo me abbattere 250 alberi è stata proprio una bella idea visto che nn si sono mai interessati a migliorare il sentiero negli anni passati..Quindi W i boscaioli tirate giù tutto.
Io a camugnano ci abito da 32 anni e nn ho mai visto passeggiare i cittadini camugnanesi nella pineta,anzi preferiscono camminare nella provinciale..quindi per me abbattere 250 alberi è stata un idea fantastica anche perche'in tutti questi anni nn si sono mai interessati a migliorare il sentiero negli anni passati.Quel sentiero fa pena sopratutto x i villeggianti e turisti di passaggio..QUINDI SE FOSSE X ME BUTTEREI GIU' TUTTO E DARE UNA BELLA SISTEMATA.
La gente e i parrocchiani sono affezionati alla loro pineta perchè è una parte importante di Camugnano e identifica il paese ormai da decenni. E' evidente che chi pensa di abbattere anzichè pulire e sistemare lo fa perchè non ha altro da proporre e soprattutto non vuole metterci neppure un euro. Si fa prima a dare tutto in mano ad una ditta a costo zero che fare un bel progetto di sistemazione. Inoltre come si fa a sapere queste cose dagli operai che ci lavorano alla mattina stessa ? Come mai la popolazione non è stata informata neppure con un semplice volantino ?
tante risposte date fino a qui
mi sembrano una grave ripicca solo per calpestare con grande rancore, i sentimenti di crede nel verde-parco e pubblico, dove i bambini possono giocare e godere degli alberi che siano essi autoctoni (parolona usata da qualche tempo)oppure no !!!
adesso la pineta inizia a respirare aria fresca..dovevano farlo prima invece di farli arrivare a 30 metri d'altezza che sono pericolosissimi quando tira vento e nevica,soprattutto attirano una marea di fulmini.BRAVI BRAVI...DISTINTI SALUTI A.C
Anonimo delle 15.52, bambini che giocano su una collinetta in pendio ripidissimo, coperta di scivolosi aghi di conifera, li' non si sono mai visti... La pineta attuale forse va bene per i camosci, purche' abbiano i freni a disco, per i bambini e' solo pericolo!
Ormai che si siamo darei una passatina anche al parco giochi dove gli alberi sono troppo fitti e con un'altezza spaventosa.
A forza di piantare questi alberi una delle cose più belle di Camugnano, IL PANORAMA, non esiste più dall'inizio alla fine del paese.
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