Con una comunicazione intitolata ‘INDIGNADOS 2 - VA A CASA!’, il consigliere comunale Pietro Fortuzzi, di Api, lancia un altro sasso nello stagno, che pareva ormai tranquillo, del centro sportivo di San Lorenzo.
“Cittadini e sportivi che utilizzate le strutture di Ca' de Testi,” scrive il consigliere, “ è giunto al momento di mobilitarci per evitare che un patrimonio sportivo così importante sia abbandonato a sè stesso. Le denunce fatte un mese fa, “ continua Fortuzzi, “non hanno avuto risposte esaurienti. Questo silenzio forzato ci porta a chiedere la formazione di una commissione comunale di indagine per poter conoscere finalmente il quadro completo e trasparente di fatto in cui versa la gestione della struttura sportiva”.
Fortuzzi non entra nel merito della vicenda, ma i soliti ‘bene informati’ parlano di gestioni in forte perdita e addirittura di un indagine in corso da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Il tema sarà comunque all’attenzione del Consiglio comunale nella seduta del prossimo 28 novembre per la discussione proprio sulla ‘mozione per la nomina di una commissione di indagine sulla gestione degli impianti sportivi di Cà de Testi presentata dai gruppi consiliari PdL-Lega Nord e Sasso Libera’ , ma evidentemente Fortuzzi vuole coinvolgere i cittadini utilizzatori delle strutture sportive .
La provocazione di Fortuzzi ha sortito una serie di reazioni e precisazioni:
Il capogruppo di maggioranza Mirco Turrini si dice dubbioso sull’utilità di una commissioni di indagine: “Cosa cambierebbe per l’accesso alle informazioni dei consiglieri istituire una commissione di inchiesta” si chiede il capogruppo. “L’ordinamento riconosce espressamente ai consiglieri comunali il diritto di ottenere tutte le notizie/informazioni utili all'espletamento del mandato amministrativo. Da un punto di vista tecnico non capisco cosa potrebbe portare in più una commissione di inchiesta”.
Il consigliere del PDL Andrea Micheletti, dopo aver precisato che il tema della Commissione di Indagine è presente anche nella mozione del suo gruppo, scrive: “E' vero che i Consiglieri hanno il diritto esplicito di chiedere ed ottenere la documentazione utile a svolgere il loro compito. Ma, non è polemica ma storia, la comunicazione tra Assessorato e Consiglio non è certo avvenuta nel migliore dei modi. Siamo stati informati dell'inchiesta dell'Agenzia delle Entrate in modo assolutamente non esaustivo. Abbiamo appreso di alcune difficoltà in corso prima dalla strada (molto prima!) che da canali ufficiali. Alla luce di queste osservazioni credo che la richiesta di istituire una Commissione d'Inchiesta, come peraltro
previsto dal Regolamento, non mi sembra poi così strana”.
Lucio Cianciullo, dell’Italia dei Valori, si schiera decisamente con l’Assessore allo sport Raffaele Ammendola: “Le cui qualità ‘Politico-Amministrative’ ed etico-morali sono indiscutibili,” rimarca . “Mi sembra che sia l'assessore sia l'amministrazione non abbiano mai nascosto la condizione e la gestione in sofferenza degli Impianti. Situazione che persiste da moltissimi anni. A loro va riconosciuto il merito che, nonostante le difficoltà, si sia garantita l’apertura ed il funzionamento degli impianti sportivi. Attenzione confermata dal recente stanziamento di 50.000 euro per la manutenzione”.
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