domenica 2 marzo 2025

Marzabotto: il Consiglio comunale si spacca sulla pace in Ucraina

 



Marzabotto - Un ordine del giorno sulla pace in Ucraina, presentato dal gruppo di minoranza Marzabotto Civica, ha acceso un vivace dibattito nel Consiglio comunale, evidenziando profonde divergenze politiche e ideologiche tra le diverse forze rappresentate. Il tema, già di grande attualità, si inserisce in un contesto internazionale reso ancora più incerto dallo strappo diplomatico tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.

Il testo proposto da Marzabotto Civica si ispirava alle tesi del gruppo ‘Art. 11 – Cittadini Contro la Guerra’, il cui manifesto "La casa brucia" ribadisce il principio sancito dalla Costituzione italiana sul ripudio della guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali. Inoltre, il documento chiedeva la cessazione del sostegno militare dell'Italia all'Ucraina, una posizione che ha immediatamente suscitato reazioni contrastanti.

La maggioranza consiliare ha esaminato l'ordine del giorno, apportando modifiche per avvicinarlo alla linea politica del centrosinistra, in particolare del Partito Democratico, favorevole al sostegno all'Ucraina ma con un forte accento sulla ricerca di soluzioni diplomatiche per porre fine al conflitto.

Dall’altra parte, il gruppo di minoranza Voce per Marzabotto, guidato da Morris Battistini ( nella foto) , ha proposto ben 17 emendamenti che hanno di fatto ribaltato il senso originario del testo. Secondo Battistini e il suo gruppo, non sostenere l’Ucraina equivarrebbe ad abbandonarla alla mercé della Russia, una posizione diametralmente opposta a quella di Marzabotto Civica.

La discussione si è presto trasformata in un acceso confronto non solo tra maggioranza e opposizione, ma anche tra le due formazioni di minoranza, che hanno evidenziato una frattura insanabile. Battistini ha accusato Marzabotto Civica di aver adottato le posizioni di ‘Cittadini Contro la Guerra’, definendolo un gruppo di estrema sinistra, e ha contestato il capogruppo di Marzabotto Civica, Maria Francesca Carbonaro (nella foto), sostenendo che il suo orientamento fosse più vicino al centrodestra. Carbonaro ha replicato smentendo qualsiasi affiliazione partitica, ribadendo la natura civica e trasversale della sua lista e ha diffidato dal attribuirle adesioni a partiti.

Al momento della votazione, ogni gruppo ha sostenuto la propria versione dell’ordine del giorno: l’originale proposta da Marzabotto Civica, quella modificata dalla maggioranza e la versione emendata da Voce per Marzabotto. Come prevedibile, ha prevalso la proposta emendata dalla maggioranza, sancendo così una nuova frattura politica all’interno del Consiglio comunale su un tema che, paradossalmente, avrebbe dovuto unire nel nome della pace.

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Propongo di sciogliere tal cosiglio comunale, qualsiasi considerazione ne esalta la totale inutilità, contano le decisioni prese in passato sull'argomento, tutti maggioranza e opposizione sono perfettamente in linea con i dictat del Presidente della Repubbblica, perciò tutti guerrafondai.

Anonimo ha detto...

La Pace eterna...

https://x.com/grande_flagello/status/1896183922431594698

Anonimo ha detto...

Ero presente alla partecipatissima assemblea del primo febbraio nella sala della casa della Memoria a Marzabotto, convocata appositamente per presentare la mozione di questa associazione nazionale, illustrata da autorevoli personaggi del calibro di Raniero La Valle, l'ex senatore Claudio Grassi, il direttore di Marx21.it Pondrelli e l'artista bolognese Alessandro Bergonzoni.
In apertura di quella assemblea, la rappresentante dell'amministrazione del Comune di Marzabotto, portando il suo saluto comunicò con chiarezza l'adesione a quella campagna e la condivisione della risoluzione che la caratterizza, portata oramai in tante città piccole e grandi dell'intero paese.
Da cittadina di Marzabotto, avendo seguito speranzosa in diretta on line la seduta consigliare di venerdì scorso, resto sconcertata dal clamoroso voltafaccia messo poi in atto dalla maggioranza PD che governa questo comune, che forse non avrebbe neppure portato alla discussione consigliare la mozione se non lo avesse fatto la lista civica di minoranza.
Ma, una volta obbligata a discuterla proprio per iniziativa di una Consigliera di minoranza, la Sindaca e il gruppo di maggioranza l'hanno respinta con il loro voto contrario.
Uno schiaffo ai cittadini che vogliono la pace persino in un momento tragico e pericoloso come quello che stiamo vivendo.
Ma cosa ha in mente una donna sindaco che governa un comune che porta il nome di Marzabotto?
Come può tradire in questo modo le parole che spendono i suoi consiglieri in pubbliche occasioni e in presenza di autorevoli figure nazionali?

Anonimo ha detto...

Beh...bergonzoni artista proprio non credo sia mai stato. Diciamo un fallito ai margini di partito...

Anonimo ha detto...

Ma siete pretenziosi pensando che i cittadini pensino alle vostre robe. Inoltre qualcuno degli astanti in Consiglio Comunali hanno avuto la spocchia di voler intervenire nel dibattito. Rappresentate lo zero virgola. Candidatevi e poi vediamo di quanto si sposta la virgola tra i tanti zeri.

Anonimo ha detto...

Eh lampante che il centro destra a Marzabotto ha un grosso problema, le due fazioni di minoranza assieme avrebbero voti mai riscontrati nelle legislature passate, MORRIS BATTISTINI in tanti anni che è consigliere non riesce s raccogliere più di 450/500 voti, CHE LE SEGRETERIE PROVINCIALI NE PRENDANO ATTO!

Dante Franchi ha detto...

📰 Articolo "Alternativa allo sconto tra Russia e Europa" di Alexey Paramonov, Ambasciatore della Federazione Russa in Italia, pubblicato sul quotidiano
"Il Messaggero"
1 marzo 2025

Punti chiave

• Non è un caso che anche la trama di un'altra grande opera di Tolstoj, il romanzo Guerra e pace, si sviluppi nel contesto storico di un altro aggressivo tentativo europeo di infliggere una "sconfitta strategica" alla Russia: la campagna di Russia di Napoleone. Lo scrittore era sinceramente interessato alla guerra patriottica del 1812, che fu un evento fondamentale per la generazione dei suoi genitori. Per un osservatore russo, l'Europa, per inciso la sua parte occidentale, visto che la Russia ne è una parte orientale, con invidiabile regolarità, circa una volta ogni cento anni, è soggetta al riacutizzarsi di sentimenti non amichevoli nei confronti della Russia. Perciò, l'attuale crisi ucraina, maturata con il coinvolgimento diretto dell’amministrazione Biden, della NATO e dell'UE, inevitabilmente viene valutata nel nostro Paese in un contesto storico più ampio.

• Ancora vent'anni fa sembrava che fossimo finalmente riusciti a uscire dal circolo vizioso di questo paradigma storico degli ultimi quattro secoli. Il progetto di integrazione europea suscitava in Russia un interesse vivace e autentico. Si aprivano prospettive di cooperazione nel formato "da Lisbona a Vladivostok" che nemmeno i più audaci visionari del passato avevano osato immaginare.

• Oggi dobbiamo con dispiacere constatare che questi rudimentali approcci neocolonialisti alla "giungla" che dovrebbe circondare il "bel giardino" dell'Europa, sono diventati il punto di vista prevalente a Bruxelles. Dell’antico fascino dell'idea di un’Europa “grande”, di un’Europa “a due polmoni” ne è rimasta solo una traccia, se non un semplice ricordo tra gli addetti ai lavori dell’epoca, come il sottoscritto.

• Sembra che la Russia e l’Europa Occidentale abbiano due possibili vie d'uscita dalla situazione attuale. Una consiste nel riconoscere gli errori commessi e procedere gradualmente verso una collaborazione volta a ripristinare la fiducia reciproca distrutta in un lampo dall'Occidente. Naturalmente, in questo caso, non sarebbe possibile ricostituire la precedente architettura delle relazioni Russia-Europa. Tuttavia, in uno schema di partenariato più ampio e inclusivo che copra l'intera Eurasia, l'Europa avrebbe tutto il diritto di rivendicare lo status di uno dei poli di attrazione geopolitica.

• È anche possibile scegliere la strada di un'ulteriore escalation del conflitto ucraino e del Rapporto Russia-Occidente che, in questo caso, porterebbe inevitabilmente a uno scontro diretto tra le truppe russe e quelle dei Paesi dell’UE e, quindi, della NATO, come ai tempi di Napoleone o di Tolstoj. In questo caso, però, sarebbe necessario analizzare attentamente le possibili conseguenze per l'Europa e per il mondo intero del simile conflitto, visto che la potenza distruttiva delle armi e degli equipaggiamenti militari moderni supererebbe di gran lunga quella dei cannoni e delle pistole dei tempi della prima difesa di Sebastopoli.

• Si spera che alla fine prevalga il buon senso anche nelle stanze del potere di Bruxelles, Roma e altre capitali. La Russia rimane aperta a proposte costruttive che potrebbero avviare un percorso virtuoso nelle relazioni con l’Unione Europea.

🔗Il testo integrale

Anonimo ha detto...

speriamo prevalga il vostro buon senso di smetterla di avere la presunzione di verità. ma la vedo dura.

Anonimo ha detto...

Lampante, ma Battistini elettoralmente conti una beata m.....a, sa di poter contare sul sostegno più che evidente e dimostrato della Sindaca e della sua maggioranza in questo mandato. Basta osservare le cure che la maggioranza gli riserva sia in consiglio come nel territorio. Le ragioni di questa conversione restano incomprensibili ai comuni mortali, ma il dato è innegabile ed oramai di una evidenza lapalissiana.

Dante Franchi ha detto...

“Al momento di marciare
molti non sanno che alla loro testa marcia il nemico.
La voce che li comanda è la voce del loro nemico.
E chi parla del nemico è lui stesso il nemico.”

Bertolt Brecht

Anonimo ha detto...

Simbolica la foto di una sala vuota

Anonimo ha detto...

Si buonanotte!

Anonimo ha detto...

Prepariamoci alla diserzione di massa organizzata, naturalmente non informeremo questo consiglio comunale, farebbe la spia.