Marzabotto
- Un ordine del giorno sulla pace in Ucraina, presentato dal gruppo di
minoranza Marzabotto Civica, ha acceso un vivace dibattito nel Consiglio
comunale, evidenziando profonde divergenze politiche e ideologiche tra le
diverse forze rappresentate. Il tema, già di grande attualità, si inserisce in
un contesto internazionale reso ancora più incerto dallo strappo diplomatico
tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente degli Stati Uniti,
Donald Trump.
Il
testo proposto da Marzabotto Civica si ispirava alle tesi del gruppo ‘Art. 11 –
Cittadini Contro la Guerra’, il cui manifesto "La casa brucia"
ribadisce il principio sancito dalla Costituzione italiana sul ripudio della
guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali.
Inoltre, il documento chiedeva la cessazione del sostegno militare dell'Italia
all'Ucraina, una posizione che ha immediatamente suscitato reazioni
contrastanti.
La maggioranza consiliare ha esaminato l'ordine del giorno, apportando modifiche per avvicinarlo alla linea politica del centrosinistra, in particolare del Partito Democratico, favorevole al sostegno all'Ucraina ma con un forte accento sulla ricerca di soluzioni diplomatiche per porre fine al conflitto.
Dall’altra
parte, il gruppo di minoranza Voce per Marzabotto, guidato da Morris
Battistini ( nella foto) , ha proposto ben 17 emendamenti che hanno di fatto ribaltato il
senso originario del testo. Secondo Battistini e il suo gruppo, non sostenere
l’Ucraina equivarrebbe ad abbandonarla alla mercé della Russia, una posizione
diametralmente opposta a quella di Marzabotto Civica.
La
discussione si è presto trasformata in un acceso confronto non solo tra
maggioranza e opposizione, ma anche tra le due formazioni di minoranza, che
hanno evidenziato una frattura insanabile. Battistini ha accusato Marzabotto
Civica di aver adottato le posizioni di ‘Cittadini Contro la Guerra’,
definendolo un gruppo di estrema sinistra, e ha contestato il capogruppo di
Marzabotto Civica, Maria Francesca Carbonaro (nella foto), sostenendo che il suo orientamento fosse
più vicino al centrodestra. Carbonaro ha replicato smentendo qualsiasi
affiliazione partitica, ribadendo la natura civica e trasversale della sua
lista e ha diffidato dal attribuirle adesioni a partiti.
Al momento della votazione, ogni gruppo ha sostenuto la propria versione dell’ordine del giorno: l’originale proposta da Marzabotto Civica, quella modificata dalla maggioranza e la versione emendata da Voce per Marzabotto. Come prevedibile, ha prevalso la proposta emendata dalla maggioranza, sancendo così una nuova frattura politica all’interno del Consiglio comunale su un tema che, paradossalmente, avrebbe dovuto unire nel nome della pace.
Propongo di sciogliere tal cosiglio comunale, qualsiasi considerazione ne esalta la totale inutilità, contano le decisioni prese in passato sull'argomento, tutti maggioranza e opposizione sono perfettamente in linea con i dictat del Presidente della Repubbblica, perciò tutti guerrafondai.
RispondiEliminaLa Pace eterna...
RispondiEliminahttps://x.com/grande_flagello/status/1896183922431594698
Ero presente alla partecipatissima assemblea del primo febbraio nella sala della casa della Memoria a Marzabotto, convocata appositamente per presentare la mozione di questa associazione nazionale, illustrata da autorevoli personaggi del calibro di Raniero La Valle, l'ex senatore Claudio Grassi, il direttore di Marx21.it Pondrelli e l'artista bolognese Alessandro Bergonzoni.
RispondiEliminaIn apertura di quella assemblea, la rappresentante dell'amministrazione del Comune di Marzabotto, portando il suo saluto comunicò con chiarezza l'adesione a quella campagna e la condivisione della risoluzione che la caratterizza, portata oramai in tante città piccole e grandi dell'intero paese.
Da cittadina di Marzabotto, avendo seguito speranzosa in diretta on line la seduta consigliare di venerdì scorso, resto sconcertata dal clamoroso voltafaccia messo poi in atto dalla maggioranza PD che governa questo comune, che forse non avrebbe neppure portato alla discussione consigliare la mozione se non lo avesse fatto la lista civica di minoranza.
Ma, una volta obbligata a discuterla proprio per iniziativa di una Consigliera di minoranza, la Sindaca e il gruppo di maggioranza l'hanno respinta con il loro voto contrario.
Uno schiaffo ai cittadini che vogliono la pace persino in un momento tragico e pericoloso come quello che stiamo vivendo.
Ma cosa ha in mente una donna sindaco che governa un comune che porta il nome di Marzabotto?
Come può tradire in questo modo le parole che spendono i suoi consiglieri in pubbliche occasioni e in presenza di autorevoli figure nazionali?
Ma siete pretenziosi pensando che i cittadini pensino alle vostre robe. Inoltre qualcuno degli astanti in Consiglio Comunali hanno avuto la spocchia di voler intervenire nel dibattito. Rappresentate lo zero virgola. Candidatevi e poi vediamo di quanto si sposta la virgola tra i tanti zeri.
EliminaBeh...bergonzoni artista proprio non credo sia mai stato. Diciamo un fallito ai margini di partito...
RispondiEliminaEh lampante che il centro destra a Marzabotto ha un grosso problema, le due fazioni di minoranza assieme avrebbero voti mai riscontrati nelle legislature passate, MORRIS BATTISTINI in tanti anni che è consigliere non riesce s raccogliere più di 450/500 voti, CHE LE SEGRETERIE PROVINCIALI NE PRENDANO ATTO!
RispondiEliminaLampante, ma Battistini elettoralmente conti una beata m.....a, sa di poter contare sul sostegno più che evidente e dimostrato della Sindaca e della sua maggioranza in questo mandato. Basta osservare le cure che la maggioranza gli riserva sia in consiglio come nel territorio. Le ragioni di questa conversione restano incomprensibili ai comuni mortali, ma il dato è innegabile ed oramai di una evidenza lapalissiana.
Elimina📰 Articolo "Alternativa allo sconto tra Russia e Europa" di Alexey Paramonov, Ambasciatore della Federazione Russa in Italia, pubblicato sul quotidiano
RispondiElimina"Il Messaggero"
1 marzo 2025
Punti chiave
• Non è un caso che anche la trama di un'altra grande opera di Tolstoj, il romanzo Guerra e pace, si sviluppi nel contesto storico di un altro aggressivo tentativo europeo di infliggere una "sconfitta strategica" alla Russia: la campagna di Russia di Napoleone. Lo scrittore era sinceramente interessato alla guerra patriottica del 1812, che fu un evento fondamentale per la generazione dei suoi genitori. Per un osservatore russo, l'Europa, per inciso la sua parte occidentale, visto che la Russia ne è una parte orientale, con invidiabile regolarità, circa una volta ogni cento anni, è soggetta al riacutizzarsi di sentimenti non amichevoli nei confronti della Russia. Perciò, l'attuale crisi ucraina, maturata con il coinvolgimento diretto dell’amministrazione Biden, della NATO e dell'UE, inevitabilmente viene valutata nel nostro Paese in un contesto storico più ampio.
• Ancora vent'anni fa sembrava che fossimo finalmente riusciti a uscire dal circolo vizioso di questo paradigma storico degli ultimi quattro secoli. Il progetto di integrazione europea suscitava in Russia un interesse vivace e autentico. Si aprivano prospettive di cooperazione nel formato "da Lisbona a Vladivostok" che nemmeno i più audaci visionari del passato avevano osato immaginare.
• Oggi dobbiamo con dispiacere constatare che questi rudimentali approcci neocolonialisti alla "giungla" che dovrebbe circondare il "bel giardino" dell'Europa, sono diventati il punto di vista prevalente a Bruxelles. Dell’antico fascino dell'idea di un’Europa “grande”, di un’Europa “a due polmoni” ne è rimasta solo una traccia, se non un semplice ricordo tra gli addetti ai lavori dell’epoca, come il sottoscritto.
• Sembra che la Russia e l’Europa Occidentale abbiano due possibili vie d'uscita dalla situazione attuale. Una consiste nel riconoscere gli errori commessi e procedere gradualmente verso una collaborazione volta a ripristinare la fiducia reciproca distrutta in un lampo dall'Occidente. Naturalmente, in questo caso, non sarebbe possibile ricostituire la precedente architettura delle relazioni Russia-Europa. Tuttavia, in uno schema di partenariato più ampio e inclusivo che copra l'intera Eurasia, l'Europa avrebbe tutto il diritto di rivendicare lo status di uno dei poli di attrazione geopolitica.
• È anche possibile scegliere la strada di un'ulteriore escalation del conflitto ucraino e del Rapporto Russia-Occidente che, in questo caso, porterebbe inevitabilmente a uno scontro diretto tra le truppe russe e quelle dei Paesi dell’UE e, quindi, della NATO, come ai tempi di Napoleone o di Tolstoj. In questo caso, però, sarebbe necessario analizzare attentamente le possibili conseguenze per l'Europa e per il mondo intero del simile conflitto, visto che la potenza distruttiva delle armi e degli equipaggiamenti militari moderni supererebbe di gran lunga quella dei cannoni e delle pistole dei tempi della prima difesa di Sebastopoli.
• Si spera che alla fine prevalga il buon senso anche nelle stanze del potere di Bruxelles, Roma e altre capitali. La Russia rimane aperta a proposte costruttive che potrebbero avviare un percorso virtuoso nelle relazioni con l’Unione Europea.
🔗Il testo integrale
speriamo prevalga il vostro buon senso di smetterla di avere la presunzione di verità. ma la vedo dura.
Elimina“Al momento di marciare
RispondiEliminamolti non sanno che alla loro testa marcia il nemico.
La voce che li comanda è la voce del loro nemico.
E chi parla del nemico è lui stesso il nemico.”
Bertolt Brecht
Si buonanotte!
EliminaSimbolica la foto di una sala vuota
RispondiEliminaPrepariamoci alla diserzione di massa organizzata, naturalmente non informeremo questo consiglio comunale, farebbe la spia.
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