Si è tenuto oggi, mercoledì 12 marzo, presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti un incontro dedicato all’ammodernamento della Strada Statale Porrettana nel tratto tra Sasso Marconi e Vergato, con particolare attenzione al progetto della Bretella Reno-Setta. La riunione è stata richiesta dalla presidente dell’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese, Valentina Cuppi, per fare il punto sullo stato di avanzamento della progettazione e valutare l’impatto dell’opera sui territori interessati.
Al tavolo
erano presenti funzionari e dirigenti del Ministero e di Anas, l’assessore
regionale ai Trasporti Irene Priolo e una delegazione dei Comuni dell’Unione,
insieme ai rappresentanti di Alto Reno Terme e Sasso Marconi. Durante
l’incontro è stato illustrato uno studio che propone diverse ipotesi di
tracciato, tenendo conto delle osservazioni avanzate in passato da
amministratori e comitati locali, oltre che della presenza di siti di interesse
naturalistico e storico, come il Parco di Monte Sole.
I sindaci
hanno sollecitato approfondimenti sugli aspetti economici e finanziari
dell’opera, sui tempi di realizzazione e su analisi più dettagliate
dell’impatto territoriale.
La
richiesta: interventi urgenti per la sicurezza della Porrettana
“Abbiamo chiesto che, mentre si procede con le analisi e i rilievi – che comportano tempi lunghi – si dia una prima risposta alle esigenze del territorio con la realizzazione del bypass della Rupe di Sasso Marconi”, ha dichiarato la presidente Cuppi. “Questa soluzione eviterebbe l’isolamento dell’Appennino in caso di criticità in quel tratto, come già accaduto in passato, e migliorerebbe la viabilità per chi deve raggiungere la SP325 o l’autostrada. La Porrettana è una strada fragile, che necessita di manutenzione e messa in sicurezza. Nei tratti interessati da frane i lavori devono essere eseguiti con urgenza, e il bypass della Rupe rappresenta un intervento realizzabile in tempi più rapidi rispetto a opere più complesse. Chiediamo che si parta da lì, mentre si procede con gli studi di fattibilità delle infrastrutture più rilevanti, per cui è essenziale valutare attentamente le ripercussioni sul territorio”.
Nessun commento:
Posta un commento