lunedì 25 novembre 2024

Violenza sulle donne: sottovalutata quella economica

Ma oggi le giovani donne sono le più attive sul mercato del lavoro 



di Deborah Dirani

 

Quando si parla di violenza sulle donne, capita spesso di dimenticare una delle forme di abuso meno visibili ma più diffuse: la violenza economica. Si tratta del potere esercitato da uomini che tengono legate a sé donne che non lavorano, sia per scelta, necessità o per mancanza di opportunità di impiego che garantiscano loro un’autonomia, quantomeno economica, indispensabile per affrancarsi da una relazione. A denunciarlo sono Nina Iacuzzo e Samantha Marzullo, socie fondatrici di Guru Jobs, società di selezione specializzata nella ricerca di personale per le PMI, con sede a Bologna e operativa su tutto il territorio nazionale. Guru Jobs ha recentemente pubblicato un report che analizza flussi e tendenze del mercato del lavoro italiano.

"Sappiamo – spiegano Iacuzzo e Marzullo – che l’indipendenza economica, da sola, non basta per mettersi al riparo da una relazione abusiva; tuttavia, senza di essa, è ancora più difficile uscire da un rapporto tossico. Dai dati del nostro Osservatorio sul Lavoro emerge che le giovani donne sono oggi tra le più attive nella ricerca di un’occupazione: un segnale positivo, almeno per quanto riguarda la riduzione delle violenze economiche."

L’indagine di Guru Jobs ha analizzato un campione di 126.404 lavoratori che hanno inviato le proprie candidature nei primi nove mesi del 2024. A livello di genere, la percentuale di candidate donne è cresciuta, passando dal 44,5% al 48,3%, mentre quella maschile è scesa dal 55,5% al 51,7%. La maggiore partecipazione femminile ha rappresentato un trend stabile anche nei trimestri precedenti.

Per quanto riguarda l’età, spicca l’interesse della Generazione Z (nati tra il 1995 e il 2012), che rappresenta ora il 32,46% del totale dei CV ricevuti, rispetto al 26,9% del 2023. A conferma di questo trend, le donne della Generazione Z sono passate dal 29,81% del 2023 al 35,94% nel 2024. Al contrario, i Millennials sono scesi dal 49,56% al 45,09%, e la Generazione X dal 23,67% al 23,31%. I Baby Boomers hanno registrato una lieve flessione, dall’1,29% all’1,15%.

“La Generazione Z – concludono le fondatrici di Guru Jobs – rappresenta il futuro: constatare che proprio le giovani donne di questa generazione crescono percentualmente di più ci fa sperare che le battaglie del passato per promuovere l’autonomia economica delle donne stiano finalmente dando frutti concreti.” 

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