di Maurizio Fabbri
Candidato PD al Consiglio Regionale
La legge regionale 15 del 2019 è una norma di civiltà importante, con
cui l’Emilia Romagna si è schierata contro le discriminazioni per orientamento
sessuale e identità genere in un momento in cui il Parlamento andava in
tutt’altra direzione. Tuttavia, condivido le perplessità espresse da diverse
associazioni Lgbtqia+ bolognesi all’art.12 di quella norma (“la Regione
non concede contributi ad associazioni (…) che
nello svolgimento delle proprie attività realizzano,
organizzano o pubblicizzano la surrogazione di maternità”).
In Italia realizzare o pubblicizzare la gestazione per altri è già un
reato. Le associazioni Lgbtqia+ evidentemente non la realizzano né la
pubblicizzano, ma ne parlano , esprimendo proprie legittime posizioni a favore
di una regolamentazione, mentre la destra ha varato una legge assurda e
incostituzionale che punisce la Gpa praticata all’estero in paesi in cui è
pienamente legale. Declinare quella formula a proposito delle attività delle
associazioni, rischia di avere un sapore sanzionatorio della libera espressione
di chi legittimamente si oppone all’assurda legge Varchi e alla
criminalizzazione delle famiglie arcobaleno."
7 commenti:
https://notiziefabbriani.blogspot.com/2024/10/escluso-dal-dibattito-al-cassero.html
La maternità surrogata è prostituzione.
Mi sa che di libertà di espressione ne avete, fate manifestazioni che di buon gusto se ne vede poco, personalmente non ho nulla contro che decide della propria sessualità, ma voi volete imporre le vostre carnevalate a tutti i costi.
Se non la realizzano ne' la pubblicizzano, non si capisce quale danno abbiano quelle associazioni dal testo regionale. Che inoltre ha pienamente ragione.
Gli uteri in affitto di schiave povere e i bambini prodotto senza una mamma o un papà sono un abominio.
Si può sempre riverniciarla con parole radicalsciccose ma sempre merda è.
C.Z.
poverino c'è rimasto male
carnevalate le farà’ tua sorella
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