Popolazione quasi stabile grazie alle immigrazioni dall’estero
Natalità in discesa, mortalità in forte calo: sei neonati e 11 decessi per 1.000 abitanti.
Più immigrati e meno emigrati dell’anno precedente: il saldo migratorio netto sale da +261mila nel 2022
a +274mila nel 2023.
Calo demografico più sensibile nei Comuni delle Aree interne del
Mezzogiorno: variazione di circa
il 5 per mille in meno sull’anno precedente; riduzione della popolazione in
quattro comuni su cinque.
Popolazione residente straniera in crescita: 5 milioni e 308mila individui al 1° gennaio 2024,
+166mila sull’anno precedente.
L’Istat produce e diffonde statistiche di mortalità sulla base di fonti
diverse, ognuna con peculiarità e finalità proprie.
Riguardo alle statistiche demografiche relative ai decessi, vengono prodotti e
diffusi dati sia da fonte stato civile sia da fonte anagrafica, con cadenza
mensile ed annuale.
I decessi di fonte anagrafica fanno riferimento alla popolazione iscritta
in Anagrafe, cioè alla ‘popolazione residente’, indipendentemente da dove il
decesso sia avvenuto (Italia o estero). I decessi di fonte stato civile si
riferiscono invece alla ‘popolazione presente’, quindi ai decessi avvenuti in
Italia di qualsiasi cittadino italiano o straniero, residente e non.
Le statistiche di mortalità per causa derivano dalla “Indagine su decessi e
cause di morte” e si basano sulle certificazioni delle cause di morte
effettuate dai medici (DPR 285 del 1990), che devono essere fatte pervenire
agli Uffici di Stato Civile dei Comuni.
- Decessi
anni 2011-2024
- Cause
di morte
- Rilevazioni
in dettaglio
- Normativa
comunitaria
- Certificazione
e Classificazione ICD-10 del COVID-19
- Informazioni sulla mortalità per influenza e polmoniti
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