La pedalata da Bologna al Gran Sasso degli Amici di Luca

 A dare il via e ad augurare il ‘buon viaggio ’ il Vescovo di Bologna, Matteo Zuppi

Nel primo pomeriggio dello scorso 26 maggio, cinque ciclisti, i sassesi Bruno Papaveri e Francesco Comastri, il bolognese  Claudio Pesci, presidente onorario dell’associazione Fausto e Serse Coppi, il pianorese Franco Magli (Livergnano), coordinatore  ciclismo UISP Bologna, in tandem con il ferrarese Daniele Bolognesi (Copparo) ipovedente e con Fausto Mottes-titolare dell’Hotel Paganella (Fai della Paganella-Trento), alla  guida dell’ammiraglia,  sono partiti dal cortile della Curia di Bologna alla volta del Santuario di San Gabriele dell’Annunziata sul Gran Sasso d’Italia (Teramo),  per portare il messaggio dell’iniziativa di partecipazione ‘Bologna é cura’, il manifesto per la Giornata dei Risvegli e due ex-voto (un casco e una scarpa) al Santo protettore anche dei ciclisti.

Alla presenza di Fulvio De Nigris, direttore del Centro Studi per la Ricerca sul Coma nella Casa dei Risvegli Luca De Nigris, dell’attore  Alessandro Bergonzoni,  testimonial del Centro, di Cristina Ceretti, consigliere del Comune di Bologna delegata al welfare, di Antonella Tampellini, presidente FIAB Bologna e di un folto gruppo di amici, l’Arcivescovo di Bologna,  Cardinale Matteo Maria Zuppi,  presidente CEI , ha augurato buon viaggio ai ‘Viandanti dello Spirito ’,  dando il via al viaggio che prevedeva  un primo traguardo a Cesenatico, un secondo  a Senigallia , il terzo a San Benedetto del Tronto e infine l’impegnativa  scalata fino al Santuario di San Gabriele.

Con gratificazione soprattutto spirituale per i Viandanti dello Spirito, l’impresa ha avuto il meritato successo, portata a termine nei soli quattro giorni previsti dal programma di marcia.

Il gruppo  ringrazia per la fattiva ed essenziale collaborazione  e la grande partecipazione, Fabio Sgarzi, titolare della SGARZI PACKING Anzola-Bologna, Fausto Mottes dell’HOTEL PAGANELLA e  Annalisa Monti dell’ HOTEL AMICO (Città Sant’Angelo-Pescara) per aver consentito, con il loro fondamentale contributo,  la riuscita del viaggio.