L’uomo, un 72enne di Vergato, è stato fermato appena fuori dal casello di Riccione dai carabinieri, durante un controllo di routine
Dubbio invia l’articolo
de Il Resto del Carlino di Rimini
Era venuto a Riccione per rivedere il
suo nipotino di tre anni e mezzo, e passare il pranzo di Pasqua con i suoi familiari.
Peccato che il giudice non gli avesse concesso il permesso per allontanarsi da
casa. Quando domenica i carabinieri l’hanno fermato per un banale controllo,
appena fuori dal casello dell’autostrada di Riccione, non hanno potuto fare
altro che arrestarlo, per aver infranto la misura di sorveglianza speciale. Ha
passato così la notte di Pasqua in cella. Al nipotino che lo attendeva
impaziente a Riccione, i genitori hanno dovuto raccontargli una bugia per non
svelargli che il nonno era finito dietro le sbarre. Ieri l’uomo, A.D.B, un
pluripregiudicato di 72 anni residente a Vergato , è comparso davanti al
giudice Andrea Falaschetti per la direttissima. Il pm Davide Ercolani aveva
chiesto che l’uomo restasse in carcere. Il 72enne, difeso dall’avvocato Liana
Lotti, è riuscito invece a tornare in libertà in attesa del processo che si
terrà il 28 aprile. L’uomo, che ha numerosi precedenti per traffico d’armi,
droga, furti e soprattutto assalti ai bancomat, rischia una condanna da uno
fino a cinque anni.
L’avvocato ha fatto presente al giudice che l’uomo aveva effettivamente chiesto, una decina di giorni fa, l’autorizzazione per lasciare il comune dove ha l’obbligo di dimora per venire a trovare i parenti a Riccione. Al giudice la Lotti ha fatto presente che non è la prima volta che si verificano ritardi nel rilascio dei permessi. Anche in questo caso, nonostante la richiesta fatta a inizio aprile e il sollecito, il tribunale di Bologna non aveva tempestivamente risposto. La Lotti ha chiesto per il 72enne il rito abbreviato condizionato alla produzione di documenti che comprovino la sua buona fede.
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