Con il passaggio ai nuovi canali gli abitanti della frazione non riescono più a vedere la maggior parte delle reti Rai e Mediaset
Dubbio invia:
Il vicesindaco di Gaggio Montano, Maurizio Malavolti, ha convocato un
incontro pubblico sul problema
Il nuovo digitale terreste sta creando qualche problema di ricezione nelle
zone montane. Ne è un esempio il territorio di Marano, frazione di Gaggio
Montano, dove lo ’switch off’ di inizio marzo ha ridotto il numero di canali
presenti sui televisori. Non è un problema di decoder, ma di segnale in un
punto che è molto particolare e ha sempre registrato delle difficoltà, anche
quando l’etere era occupato solo dall’analogico.
In ogni caso la questione è molto sentita, tanto che giovedì sera il
vicesindaco Maurizio Malavolti ha organizzato, insieme al consiglio della
frazione e alla locale Proloco, un incontro pubblico proponendo anche una
petizione da presentare all’assessora regionale alla Montagna Barbara Lori e
sono state raccolte immediatamente circa una cinquantina di firme. Un risultato
importante se si considera che il paese ufficialmente non arriva a superare la
soglia dei 250 abitanti. L’amministrazione gaggese ha già avviato un dialogo
con le altre istituzioni, ma senza un impegno diretto della Regione il problema
difficilmente troverà una soluzione.
"Le nuove tecnologie – spiega il vicesindaco Malavolti – richiedono un
maggior investimento da parte di chi gestisce i vari multiplex del digitale
terrestre. Questo comporta un costo ulteriore per raggiungere alcune zone che
solo sulla carta sono poco abitate, perché poi durante l’estate o nei fine
settimane vivono una sorta di ripopolamento da parte di chi ha una seconda casa
qui. Quello che chiediamo con questa petizione è che la Regione crei un piccolo
incentivo da erogare a chi decide di amplificare il proprio segnale in modo
tale da risolvere questo disagio. Per il momento da parte di Lepida, la realtà
dell’Emilia Romagna che si occupa anche di questi servizi abbiamo avuto la
massima collaborazione".
Il problema non è di poco conto se si considera che in alcune case della
frazione si ricevono ancora le principali reti della Rai, ma non quelle che
sono posizionate dal canale 20 in poi, e la situazione è simile se vengono
prese in considerazione le trasmissioni di Mediaset. Anche l’emittenza locale
subisce un decremento importante con alcune curiosità dato che in alcune case
la prima tv locale sul telecomando è TvL, la principale televisione privata
della Toscana. La raccolta firme prosegue anche in questi giorni e l’obiettivo
è quello di interessare anche le zone limitrofe, che stanno vivendo lo stesso
problema e che fanno capo ad altre amministrazioni comunali.
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